Gli eurolistini chiudono perlopiù in ribasso, mentre Wall Street procede perlopiù positiva.
A Milano, il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni in area 33.988 punti (-0,3%), in calo come il Ftse 100 di Londra (-0,5%), l’Ibex 35 di Madrid (-0,4%), il CAC 40 di Parigi (-0,3%). Chiude in leggero rialzo invece il Dax di Francoforte (+0,1%).
Oltreoceano, il Nasdaq guadagna lo 0,8%, lo S&P lo 0,4% e il Dow Jones lo 0,1%.
Focus principale sul mercato del lavoro americano, con gli investitori intenti a trarre nuovi segnali sulle prossime mosse della Fed.
Il Job Report di giugno ha evidenziato la creazione di 206mila posti di lavoro negli Stati Uniti (Nonfarm payrolls), oltre le attese (190mila) ma al di sotto dei 218mila del mese precedente.
Al contempo, è emerso che il tasso di disoccupazione in America è salito al 4,1%, contro le attese che davano l’indicatore stabile al 4,0%.
In Europa, a maggio, la produzione industriale tedesca è diminuita del 2,5% su base mensile, rispetto al +0,1% delle attese e del mese precedente. Su base annua, il dato, corretto dagli effetti di calendario, ha registrato una contrazione del 6,7%, rispetto al -4,3% delle attese e al -3,7% del mese precedente.
Nello stesso mese, la produzione industriale francese è diminuita del 2,1% su base mensile, rispetto al -0,5% delle attese e dopo il +0,6% di aprile (rivisto da +0,5%). Su base annua, ha segnato un calo del 3,1%, superiore al -1,1% del consensus e dopo il +1,1% del mese precedente.
Nello stesso periodo, in Italia, le vendite al dettaglio italiane sono cresciute dello 0,4% su base mensile dopo il -0,1% di aprile. Su base annua, sono aumentate dello 0,4%, rispetto al -1,7% del mese precedente.
Sul Forex, l’euro/dollaro sale a 1,083, il dollaro/yen scende a 160,7. Tra le materie prime, in rialzo le quotazioni del greggio, con il Brent (+0,3%) a 87,6 dollari e il Wti (+0,4%) a 84,2 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund scende in area 140 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,93%.
Tornando a Piazza Affari, guida Stmicroelectronics (+2,2%), seguita da Finecobank (+1,3%), Campari (+1,3%), Snam (+0,9%). Chiudono in coda Amplifon (-6,5%), Telecom (-3,1%), Banca Monte Paschi Siena (-1,9%), Iveco Group (-1,9%).