Le borse europee proseguono perlopiù positive a metà seduta mentre i futures di Wall Street viaggiano poco sopra la parità.
A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,6% a 34.301 punti, bene come il Dax di Francoforte (+0,9%), il Cac 40 di Parigi (+0,5%) e il Ftse 100 di Londra (+0,2%). L’Ibex35 di Madrid rallenta a -0,1%.
Lo sguardo degli investitori resta focalizzato sui dati relativi al mercato del lavoro statunitense in uscita nel pomeriggio. Dati che dovrebbero evidenziare una certa moderazione nelle assunzioni nonché fornire nuovi segnali relativi alle prossime mosse della Federal Reserve. Il tutto a seguito di una serie di deboli dati americani che hanno riacceso le speranze che l’istituto Usa inizierà a tagliare i tassi di interesse già a settembre.
Sul fronte europeo, in Gran Bretagna il partito laburista ha ottenuto la maggioranza, con un chiaro mandato di mantenere l’impegno per una crescente stabilità economica. Il partito di Keir Starmer ha ricevuto 400 dei 650 seggi alla Camera dei Comuni, assicurandosi una vittoria schiacciante da tempo prevista.
Riguardo la Francia, in attesa del secondo turno di votazioni previste per domenica prossima, emergono segnali che il partito Rassemblement National di Marine Le Pen probabilmente non raggiungerà la maggioranza assoluta.
Dall’agenda macroeconomica, intanto, le vendite al dettaglio dell’Eurozona di maggio sono aumentate dello 0,1% m/m rispetto al +0,2% stimato e al -0,2% di aprile (rivisto da -0,5%). Anno su anno sono salite dello 0,3% (stima +0,2%; ad aprile +0,6% rivisto da flat).
Sempre a maggio le vendite al dettaglio italiane sono cresciute dello 0,4% su base mensile dopo il -0,1% di aprile. Su base annua, sono aumentate dello 0,4%, rispetto al -1,7% del mese precedente (rivisto da -1,9%).
Nello stesso mese, la produzione industriale francese è diminuita del 2,1% su base mensile, rispetto al -0,5% delle attese e dopo il +0,6% di aprile (rivisto da +0,5%). Su base annua, ha segnato un calo del 3,1%, superiore al -1,1% del consensus e dopo il +1,1% del mese precedente (rivisto da +0,9%). La produzione manifatturiera su base mensile è scesa del 2,7%, contro il +0,5% di aprile (rivisto da +0,4%). A livello annuale il dato si è contratto del 3,9% dopo il +1,4% del mese precedente (rivisto da +1,2%).
Sempre a maggio e in Francia la bilancia commerciale ha riportato un deficit di 7,987 miliardi, in aumento rispetto a 7,561 miliardi nel mese precedente (rivisto da 7,579 miliardi).
Nello stesso periodo, la produzione industriale tedesca è diminuita del 2,5% su base mensile, rispetto al +0,1% delle attese e del mese precedente (rivisto da -0,1%). Su base annua, il dato, corretto dagli effetti di calendario, ha registrato una contrazione del 6,7%, rispetto al -4,3% delle attese e al -3,7% del mese precedente (rivisto da -3,9%).
Sul forex, l’euro/dollaro si mantiene a 1,083 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen cala a 160,7. Tra le materie prime, petrolio ancora poco mosso con il Brent (-0,1%) a 87,3 dollari al barile e il Wti (flat) a 83,9 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund scende a 137 punti (-2bp), con il rendimento del decennale italiano al 3,96%.
Tornando a Piazza Affari, resta in vetta STM (+2,7%), seguita Moncler (+1,7%) e Fineco (+1,6%). Rimane in coda Amplifon (-5,5%) dopo la riduzione delle stime da parte di Equita. In calo anche Popolare di Sondrio e MPS (-0,9%).