Le borse europee, dopo un avvio debole, proseguono in denaro a metà seduta mentre i futures di Wall Street viaggiano cauti intorno alla parità.
A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,7% a 34.233 punti, bene come il Dax di Francoforte (+0,5%), seguiti dal Cac 40 di Parigi (+0,4%), l’Ibex35 di Madrid (+0,3%) e il Ftse 100 di Londra (+0,3%).
Focus sui risultati delle elezioni francesi dove, sulla base dei dati definitivi, il Nuovo fronte popolare di Jean-Luc Mélenchon è la prima forza politica del Paese, conquistando 182 seggi, seguito dall’Ensemble, la coalizione macroniana con 168 seggi, e dal Rassemblement National di Marine Le Pen, Jordan Bardella e alleati con 143 seggi.
Il premier francese Gabriel Attal ha intanto dichiarato che, oggi 8 luglio, rassegna le dimissioni da capo dell’esecutivo.
Un risultato a seguito del quale sarà sostanzialmente impossibile per i vincitori delle elezioni formare una maggioranza senza trovare un accordo con altri schieramenti e che potenzialmente limita l’influenza della coalizione di sinistra del Nuovo Fronte Popolare e del Rassemblement National, entrambi sostenitori di un aumento della spesa pubblica.
Resta parallelamente l’attenzione sugli Usa in attesa questa settimana della testimonianza al Congresso del presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, e dei dati sull’inflazione statunitense.
Gli operatori valuteranno se confermare o meno l’aspettativa che l’allentamento della politica monetaria inizierà già a settembre, tra i segnali che l’economia americana si sta indebolendo in base a quanto emerso dall’ultimo rapporto sull’occupazione.
Il presidente Joe Biden cerca intanto di difendere la propria candidatura respingendo le richieste di coloro che sperano che l’attuale presidente rinunci alla corsa alla Casa Bianca.
Sul fronte asiatico, in Cina, la banca centrale sta tentando di assumere un maggiore controllo sui tassi di interesse annunciando ulteriori operazioni di mercato aperto e restringendo la fascia entro la quale possono fluttuare quelli a breve termine.
Dalla scarna agenda odierna, in Germania, a maggio il surplus della bilancia commerciale, corretta per l’effetto calendario, si è attestato a 24,9 miliardi, in aumento contro le attese (20,3 mld) rispetto ai 22,2 miliardi del mese precedente (rivisto da 22,1 mld). Le esportazioni, anch’esse corrette per l’effetto calendario, sono calate del 3,6% (consensus -2,8%) mentre l’import è diminuito del 6,6% (stima -1,0%).
Sul forex, l’euro/dollaro oscilla a 1,084 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen sale a 161. Tra le materie prime, scende il petrolio con il Brent (-1%) a 85,7 dollari al barile e il Wti (-1,2%) a 82,2 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund sale leggermente a 139 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,95%.
Tornando a Piazza Affari, guidano i bancari con Bper (+5,3%), MPS (+4%), Popolare Sondrio (+2,6%) e Banca Mediolanum (+2,3%). In coda Amplifon (-1,7%), Diasorin (-1,6%), Saipem ed ERG (-1,3%).