Le borse europee rallentano nel pomeriggio mentre Wall Street viaggia perlopiù in frazionale rialzo.
A Milano, il Ftse Mib è flat a 34.001 punti, poco distante da Dax di Francoforte (+0,1%), l’Ibex35 di Madrid (+0,1%) e Ftse 100 di Londra (flat), più arretrato il Cac 40 di Parigi (-0,5%). Oltreoceano, il Dow Jones sale dello 0,4%, lo S&P500 dello 0,1% mentre il Nasdaq è invariato.
Cresce l’attesa per le parole del presidente della Fed, Jerome Powell, che si recherà a Capitol Hill domani e mercoledì per la sua testimonianza semestrale, con gli investitori alla ricerca di nuovi segnali sui prossimi passi della banca centrale americana.
Nuovi spunti operativi dovrebbero arrivare anche dall’avvio della stagione delle trimestrali Usa che vedrà venerdì i conti di big del calibro di JPMorgan, Citigroup e Wells Fargo.
Sempre negli Usa, il presidente Joe Biden cerca di difendere la propria candidatura respingendo le richieste di coloro che sperano che l’attuale presidente rinunci alla corsa alla Casa Bianca.
Il tutto mentre sul fronte europeo, resta sotto i riflettori il quadro politico francese dopo la vittoria dell’alleanza di sinistra alle elezioni di ieri. Il presidente Emmanuel Macron ha intanto chiesto al primo ministro Gabriel Attal, che si era recato all’Eliseo per presentare le sue dimissioni, di restare premier “per il momento” per “garantire la stabilità del Paese”.
Dalla scarna agenda odierna, in Germania, a maggio il surplus della bilancia commerciale, corretta per l’effetto calendario, si è attestato a 24,9 miliardi, in aumento contro le attese (20,3 mld) rispetto ai 22,2 miliardi del mese precedente (rivisto da 22,1 mld). Le esportazioni, anch’esse corrette per l’effetto calendario, sono calate del 3,6% (consensus -2,8%) mentre l’import è diminuito del 6,6% (stima -1,0%).
Sul forex, l’euro/dollaro si mantiene a 1,084 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen cala a 160,6. Tra le materie prime, il petrolio riduce le perdite con il Brent (-0,4%) a 86,2 dollari al barile e il Wti (-0,6%) a 82,7 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund scende a 135 punti (-3bp), con il rendimento del decennale italiano al 3,88%.
Tornando a Piazza Affari, restano in vetta Bper (+4,3%), MPS (+2,8%) e Popolare Sondrio (+2,4%) in un settore bancario ancora in fermento in scia alle ipotesi di M&A. Scivolano in coda Erg e Saipem (-2,2%), con il calo anche di Amplifon (-2,1%).