Acquisti diffusi sulle principali borse asiatiche dopo la chiusura perlopiù in leggero rialzo di ieri a Wall Street.
Shanghai e Shenzhen guadagnano rispettivamente lo 0,7 e lo 0,9%, ancora meglio il Giappone con il Nikkei, su nuovi massimi storici, a +2,3% e il Topix a +1,3%. Più cauta Hong Kong (flat).
Oltreoceano, nuovi record anche per Nasdaq (+0,3%) ed S&P500 (+0,1%) mentre il Dow Jones ha ceduto lo 0,1%.
In Cina, gli investitori restano incerti sulle nuove operazioni di liquidità della banca centrale presentate ieri, con i policy maker che hanno assunto un maggiore controllo sul costo del denaro a breve termine. Tale mossa è stata interpretata come un rialzo dei tassi, innescando un sell-off sul mercato obbligazionario.
La Banca del Giappone si prepara intanto a incontrare gli operatori per raccogliere le loro opinioni sulla riduzione degli acquisti di obbligazioni che sarà annunciata alla fine di questo mese.
Parallelamente cresce l’attesa per le parole del presidente della Fed, Jerome Powell, che si recherà a Capitol Hill oggi e domani per la sua testimonianza semestrale, con gli investitori alla ricerca di nuovi segnali sui prossimi passi della banca centrale americana.
I mercati stimano al momento due tagli ai tassi per quest’anno, con una probabilità del 70% di un primo allentamento già a settembre.
Dall’agenda macroeconomica, a giugno, secondo il dato preliminare, gli ordinativi di macchine utensili in Giappone hanno registrato un aumento del 9,7%, dopo il +4,2% del mese precedente.
Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,082 e il cambio tra biglietto verde e lo yen a 160,9. Tra le materie prime, petrolio poco mosso con il Brent (flat) a 85,8 dollari al barile e il Wti (flat) a 82,3 dollari.