Gli eurolistini chiudono in rialzo, simile all’andamento di Wall Street dopo le prime ore di contrattazione.
A Milano, il Ftse Mib archivia gli scambi con un +1,3% a 34.306 punti, positivo come l’Ibex 35 di Madrid (+1,6%), il Dax di Francoforte (+0,9%), il Cac 40 di Parigi (+0,9%), il FTSE 100 di Londra (+0,7%).
Oltreoceano il Nasdaq guadagna lo 0,5%, lo S&P500 lo 0,4% e il Dow Jones lo 0,3%.
Gli investitori restano intenti a monitorare nuove indicazioni utili a definire le previsioni di politica monetaria, con lo sguardo focalizzato in particolare sull’audizione in corso di Powell alla Camera dei Rappresentanti statunitense.
I mercati continuano intanto ad attendersi due tagli da un quarto di punto nel 2024, con una probabilità stimata del 70% per un primo allentamento già nella riunione della Fed di settembre.
Ulteriori indicazioni dovrebbero emergere domani dai prezzi al consumo Usa di giugno e, venerdì, dai prezzi alla produzione oltre che dall’avvio della stagione delle trimestrali con i conti di alcune big finanziarie come Citigroup, JPMorgan e Wells Fargo.
Dall’agenda macroeconomica, a maggio il dato finale sulle scorte all’ingrosso statunitensi ha evidenziato un +0,6% m/m, confermando il preliminare e le attese.
Nella settimana al 5 luglio l’indice Mba sulle nuove richieste di ipoteche Usa ha registrato una diminuzione dello 0,2%, dopo il -2,6% della settimana precedente.
A maggio la produzione industriale italiana ha registrato un incremento dello 0,5% su base mensile, in miglioramento oltre le attese (0,0%) dal -1,0% di aprile. La variazione dell’indice rispetto all’anno precedente, corretta dagli effetti di calendario, ha evidenziato una contrazione del 3,3%, dopo il -3,0% del mese precedente (rivisto da -2,9%).
Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,082, il cambio dollaro/yen a 161,7. Tra le materie prime, il petrolio sale con il Brent (+1,1%) a 85,6 dollari e il Wti (+1,5%) a 82,6.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund scende a 135 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,86%.
Tornando a Piazza Affari, guida Telecom Italia (+4,9%) seguita da Saipem (+4,2%), Prysmian (+3,4%), Iveco Group (+2,9%). Chiudono sotto la pari solo Campari (-0,7%) e Banco Bpm (-0,5%).