Le borse europee proseguono toniche nel pomeriggio con Wall Street che viaggia perlopiù in rialzo.
A Milano, il Ftse Mib guadagna l’1,1% a 34.227 punti, in denaro come l’Ibex35 di Madrid (+1,3%), il Dax di Francoforte (+0,9%), il Cac 40 di Parigi (+0,8%) e il Ftse 100 di Londra (+0,6%). Oltreoceano, il Nasdaq sale dello 0,5%, lo S&P500 dello 0,3% mentre il Dow Jones è flat.
Gli investitori restano intenti a monitorare nuove indicazioni utili a definire le previsioni di politica monetaria, con lo sguardo focalizzato in particolare sull’audizione in corso di Powell alla Camera dei Rappresentanti statunitense.
I mercati continuano intanto ad attendersi due tagli da un quarto di punto nel 2024, con una probabilità stimata del 70% per un primo allentamento già nella riunione della Fed di settembre.
Ulteriori indicazioni dovrebbero emergere domani dai prezzi al consumo Usa di giugno e, venerdì, dai prezzi alla produzione oltre che dall’avvio della stagione delle trimestrali con i conti di alcune big finanziarie come Citigroup, JPMorgan e Wells Fargo.
Dall’agenda macroeconomica, a maggio il dato finale sulle scorte all’ingrosso statunitensi ha evidenziato un +0,6% m/m, confermando il preliminare e le attese.
Nella settimana al 5 luglio l’indice Mba sulle nuove richieste di ipoteche Usa ha registrato una diminuzione dello 0,2%, dopo il -2,6% della settimana precedente.
A maggio la produzione industriale italiana ha registrato un incremento dello 0,5% su base mensile, in miglioramento oltre le attese (0,0%) dal -1,0% di aprile. La variazione dell’indice rispetto all’anno precedente, corretta dagli effetti di calendario, ha evidenziato una contrazione del 3,3%, dopo il -3,0% del mese precedente (rivisto da -2,9%).
Sul forex, l’euro/dollaro si mantiene a 1,082 e il cambio tra biglietto verde e lo yen a 161,6. Tra le materie prime, il petrolio torna debole con il Brent (-0,2%) a 84,5 dollari al barile e il Wti (-0,1%) a 81,4 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund cala a 132 punti (-4bp), con il rendimento del decennale italiano al 3,85%.
Tornando a Piazza Affari, resta in vetta TIM (+4,9%), in scia all’ultimo report di S&PGlobal che, dopo la cessione di Netco al fondo americano Kkr, ha alzato il rating da B+ a BB. Seguono Prysmian (+3%), dopo che Jp Morgan ne ha riavviato la copertura con rating ‘overweight’ e target price a 71 euro, e Saipem (+2,9%). Scivola in coda Campari (-0,8%), con la debolezza anche di Banco Bpm (-0,5%) preceduta da Amplifon (flat).