Seduta dominata dagli acquisti sulle principali borse asiatiche dopo la chiusura tonica di ieri a Wall Street.
Shanghai e Shenzhen guadagnano rispettivamente lo 0,8 e il 2,1%, bene come Hong Kong (+1,7%) e il Giappone con il Nikkei a +1,3 e il Topix a +1%.
Oltreoceano, il Nasdaq ha termintato +1,2%, lo S&P500 a +1%, entrambi all’ennesimo record storico, e il Dow Jones +1,1%.
Gli investitori valuteranno gli eventuali impatti della decisione della China Securities Regulatory Commission di inasprire le regole sulle vendite allo scoperto e sulle operazioni ad alta frequenza nel tentativo di reprimere l’arbitraggio improprio e mantenere la stabilità del mercato.
Nel frattempo, Jerome Powell ha dichiarato al Congresso che la Fed non necessita di un’inflazione inferiore al 2% per poter tagliare i tassi, ammettendo che i funzionari hanno ancora molto lavoro da fare. Il presidente della Federal Reserve ha aggiunto che il mercato del lavoro si è raffreddato “in modo abbastanza significativo”, osservando inoltre come ci sia una “buona strada da percorrere” nel deflusso del bilancio e come il mercato degli immobili commerciali non minacci la stabilità finanziaria.
Ulteriori indicazioni dovrebbero emergere oggi pomeriggio dai prezzi al consumo Usa di giugno e, domani, dai prezzi alla produzione oltre che dall’avvio della stagione delle trimestrali con i conti di alcune big finanziarie come Citigroup, JPMorgan e Wells Fargo.
Sempre in tema di politica monetaria, la Banca di Corea ha lasciato invariato il tasso di interesse di riferimento alla ricerca di ulteriori prove del fatto che l’inflazione continuerà a raffreddarsi.
Inoltre, il capo economista della Banca d’Inghilterra, Huw Pill, ha smorzato le aspettative su un taglio ai tassi di interesse per agosto, alla luce delle forti pressioni sui prezzi nell’economia britannica, e aggiungendo che i tempi per una tale mossa sono ancora una “questione aperta”.
Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,084 e il cambio tra biglietto verde e lo yen a 161,7. Tra le materie prime, petrolio in rialzo con il Brent (+0,7%) a 85,7 dollari al barile e il Wti (+0,7%) a 82,7 dollari.