Avvio in rialzo per le principali borse europee in un clima che beneficia ancora di un rallentamento dell’inflazione statunitense.
A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,4% a 34.447 punti, bene come il Ftse 100 di Londra (+0,6%), il Cac 40 di Parigi (+0,5%), l’Ibex35 di Madrid (+0,3%) e il Dax di Francoforte (+0,2%).
Nel complesso, l’azionario globale si prepara a registrare il sesto rialzo settimanale consecutivo, ovvero la serie più lunga da marzo, in scia all’aspettativa di un primo allentamento da parte della Federal Reserve.
Aspettativa rafforzata dai dati diffusi ieri sui prezzi al consumo statunitensi che, a giugno, hanno registrato un incremento su base annua del 3,0%, in rallentamento oltre le previsioni (+3,1%) rispetto al +3,3% di maggio; su base mensile, il CPI ha evidenziato un calo dello 0,1%, contro il +0,1% atteso e rispetto alla variazione nulla del mese precedente.
Il presidente della Fed di Chicago, Austan Goolsbee, ha descritto i dati CPI come “eccellenti”, affermando che essi sono la prova che la banca centrale americana è sulla buona strada verso l’obiettivo di inflazione del 2%.
Parallelamente, la Banca del Giappone ha condotto i cosiddetti controlli sui tassi con i trader, rafforzando l’opinione che le autorità siano intervenute ieri nel mercato per sostenere lo yen.
La People’s Bank of China ha iniettato 2 miliardi di yuan (circa 280,45 miliardi di dollari) nel sistema bancario, spiegando che l’operazione punta a mantenere una liquidità ragionevole e ampia nel sistema stesso.
Nella stessa area, a giugno, il surplus commerciale è salito ai massimi almeno dal 1990, con le esportazioni che sono aumentate più del previsto mentre le importazioni si sono inaspettatamente indebolite.
Sempre dall’agenda macroeconomica, a giugno il dato preliminare sulla produzione industriale giapponese ha segnato un incremento del 3,6% su base mensile, dopo il +2,8% di maggio. Su base annua, il dato ha evidenziato una crescita dell’1,1%, rispetto al +0,3% del mese precedente.
Lo sguardo si sposterà oggi, in particolare, sui prezzi alla produzione USA di giugno e sull’avvio della stagione delle trimestrali con i conti di alcune big finanziarie come Citigroup, JPMorgan e Wells Fargo.
Sul forex, l’euro/dollaro oscilla a 1,086 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen sale a 159,1. Tra le materie prime, petrolio in rialzo con il Brent (+0,6%) a 85,9 dollari al barile e il Wti (+0,8%) a 83,2 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte da 131 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,80%.
A Piazza Affari, guidano in avvio Inwit (+2,3%), Enel (+1,9%), Tenaris e Moncler (entrambe +1,3%) mentre si posizionano in coda, limtando comunque le perdite, Diasorin, STM e Interpump (tutte -0,2%).