Le borse europee ampliano i guadagni nel pomeriggio con l’andamento positivo di Wall Street.
A Milano, il Ftse Mib accelera con un +0,7% a 34.557 punti, bene come il Cac 40 di Parigi (+1,1%), il Dax di Francoforte (+0,8%), l’Ibex35 di Madrid (+0,7%) e il Ftse 100 di Londra (+0,3%). Oltreoceano, il Nasdaq sale dello 0,8%, lo S&P500 dello 0,6% e il Dow Jones dello 0,3%.
Gli investitori stanno valutando le ulteriori indicazioni arrivate dall’agenda macroeconomica e che dovrebbero fornire nuovi segnali utili a delineare con ancora maggiore precisione l’outlook di politica monetaria della Federal Reserve.
A giugno, i prezzi alla produzione (PPI) statunitensi hanno evidenziato su base mensile un aumento dello 0,2%, accelerando leggermente più del consensus (+0,1%) dalla stabilità di maggio (rivista da -0,2%). Su base annua, il PPI si è fissato a +2,6%, in crescita contro le attese (+2,3%) dal +2,4% del mese precedente (rivisto da +2,2%).
L’indice Core, che esclude elementi volatili quali energetici e alimentari, ha segnato un +0,4% su base mensile, sopra il consensus (+0,2%), dopo il +0,3% del mese precedente (rivisto da flat). Anno su anno, ha riportato un incremento del 3%, accelerando contro le attese (+2,5%) dal +2,6% di maggio (rivisto da +2,3%).
Focus di giornata anche sull’avvio della stagione delle trimestrali con gli investitori intenti a monitorare possibili indicazioni da parte delle maggiori banche sullo stato dell’economia statunitense e sulle aspettative per il resto dell’anno, compreso il potenziale impatto delle elezioni presidenziali di novembre.
Sul fronte europeo, in Francia, il dato finale di giugno dell’indice dei prezzi al consumo ha registrato un rialzo +0,1% su base mensile, in linea alle attese e al preliminare. Anno su anno ha riportato un incremento del 2,2%, di poco superiore al consensus e al preliminare (entrambi +2,1%). L’indice armonizzato agli standard Ue è aumentato dello 0,2% m/m, di poco superiore al consensus e al preliminare (+0,1% entrambi), invece su base annua i prezzi al consumo sono saliti del 2,5%, in linea alle attese e al preliminare.
Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,089 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen cala a 158,3. Tra le materie prime, il petrolio riduce i guadagni con il Brent (+0,2%) a 85,6 dollari al barile e il Wti (+0,5%) a 83,0 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund scende a 129 punti (-3bp), con il rendimento del decennale italiano al 3,78%.
Tornando a Piazza Affari, sale in vetta Moncler (+2,2%), seguita da Saipem (+2%) in scia a un accordo da 300 milioni di dollari per attività offshore in Azerbaijan, e Iveco (+1,8%). In coda, Unipol (-1,2%), A2A (-0,9%), Hera e MPS (-0,7%).