Le borse europee proseguono deboli a metà seduta, in controtendenza ai futures di Wall Streeet che viaggiano in frazionale rialzo.
A Milano, il Ftse Mib cede lo 0,2% a 34.513 punti, sotto la parità come l’Ibex35 di Madrid (-0,4%), il Cac 40 di Parigi (-0,3%), il Dax di Francoforte (-0,2%) e il Ftse 100 di Londra (-0,2%).
L’attenzione degli investitori resta divisa tra la valutazione dei segnali provenienti dai policy maker e dello scenario politico statunitense.
Mentre cresce l’attesa per la riunione della Bce di giovedì, oggi lo sguardo si concentrerà sugli interventi del presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, e della numero uno della Fed di San Francisco, Mary Daly.
Donald Trump è intanto arrivato a Milwaukee per partecipare da oggi alla convention del partito repubblicano che giovedì lo nominerà candidato ufficiale per la Casa Bianca.
Secondo gli esperti, il grave evento che ha coinvolto l’ex-presidente Usa avvenuto nel weekend ha aumentato le sue possibilità di vittoria rispetto a Joe Biden, alimentando anche l’aspettativa di una introduzione di una politica fiscale più accomodante e di tariffe più elevate.
Dall’agenda macroeconomica, nell’Eurozona, a maggio, l’indice destagionalizzato della produzione industriale su base mensile è sceso dello 0,6%, in calo meno delle attese (-0,7%) e dopo la variazione nulla di aprile (rivista da -0,1%). Su base annua e corretto per l’effetto calendario, l’indice ha segnato una contrazione del 2,9%, meglio del consensus (-3,6%) e del mese precedente (-3,1% rivisto da -3%).
La produzione industriale cinese di giugno è salita del 5,3% su base annua, in rallentamento meno delle attese (5,0%), dopo il +5,6% di maggio. Il dato da inizio anno è aumentato del 6,0% tendenziale, in linea al consensus ma al di sotto del mese precedente (+6,2%).
Nella stessa area e nello stesso mese, le vendite al dettaglio sono cresciute del 2% annuo, in rallentamento oltre le attese (+3,4%) rispetto al +3,7% di maggio. Da inizio anno il dato ha segnato un incremento del 3,7%, al di sotto delle attese (+4,0%) e del dato del mese precedente (+4,1%).
Il PIL del 2Q 2024 cinese è aumentato del 5% su base annua, sotto le attese (+5,2%) e in rallentamento rispetto al dato del 1Q24 (+5,3%). Da inizio anno il dato ha registrato un aumento del 4,7%, sotto il consensus (+5,1%) e la rilevazione del 1Q24 (+5,3%). Volendo confrontare il secondo e il primo trimestre 2024, il dato segna un +0,7%, rispetto al +0,9% delle attese e al +1,6% del 1Q24.
Focus nel pomeriggio, oltreoceano, sull’indice manifatturiero New York Empire State di luglio.
Sul forex, l’euro/dollaro oscilla a 1,091 e il cambio tra biglietto verde e lo yen a 157,9. Tra le materie prime, il petrolio torna a salire leggermente con il Brent (+0,2%) a 85,2 dollari al barile e il Wti (+0,2%) a 81,2 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund flette a 129 punti (-1bp), con il rendimento del decennale italiano al 3,77%.
Tornando a Piazza Affari, sale in vetta Leonardo (+2,4%) in scia all’aumento di target price a 28 euro (precedente 24,5 euro) da parte di Mediobanca, outperform confermato, e al closing della cessione di Industria Italiana Autobus a Seri Industrial.
Seguono Saipem (+1,7%) e Tenaris (+1,2%). In coda Cucinelli, Prysmian (entrambe -1,2%), Moncler e Bper (entrambe -1,1%).