Mercati – Eurolistini restano deboli a metà seduta con Piazza Affari a -0,3%

Le borse europee proseguono deboli a metà seduta, seppur riducendo le perdite, in controtendenza ai futures di Wall Street che viaggiano in frazionale rialzo.

A Milano, il Ftse Mib cede lo 0,3% a 34.275 punti, negativo come il Cac 40 di Parigi (-0,7%), l’Ibex35 di Madrid (-0,7%), il Dax di Francoforte (-0,5%) e il Ftse 100 di Londra (-0,2%).

Il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, ha affermato in un’intervista che i dati economici del secondo trimestre hanno fornito ai funzionari una maggiore fiducia sul fatto che l’inflazione si stia dirigendo verso l’obiettivo del 2% fissato dalla banca centrale, aprendo probabilmente la strada a tagli dei tassi di interesse nel breve termine. Tuttavia, ha chiarito che non intende inviare alcun messaggio specifico sui tempi delle riduzioni del costo del denaro.

Sempre in tema di politica monetaria, cresce l’attesa per la riunione della BCE in calendario giovedì. Occhi, nel frattempo, sul meeting dell’Ecofin al quale partecipa il vicepresidente dell’Eurotower, Luis de Guindos.

Parallelamente, la banca centrale cinese ha iniettato la maggior quantità di contanti nel suo sistema bancario da gennaio per mantenere una abbondante liquidità mentre i leader del paese si incontrano per definire l’agenda economica. Inoltre, il Paese asiatico ha visto il settore manifatturiero crescere più velocemente dell’economia complessiva per il terzo trimestre consecutivo, sottolineando come l’industria e le esportazioni stiano guidando la crescita nella seconda maggiore economia mondiale.

Sullo sfondo aumentano le preoccupazioni di nuove tensioni commerciali e geopolitiche dopo che il senatore J.D. Vance dell’Ohio, scelto da Trump come suo candidato alla vicepresidenza Usa, ha affermato che la Cina è la più grande minaccia per gli Stati Uniti.

Dall’agenda macroeconomica, secondo la lettura finale, in Italia l’indice armonizzato UE dei prezzi al consumo ha registrato a giugno un rialzo dello 0,9% su base annua, in linea al preliminare e alle attese degli analisti. La lettura finale di maggio indicava un incremento dello 0,8%.

Sempre in Italia, a maggio la bilancia commerciale ha evidenziato un surplus di  6,43 miliardi, in netto aumento rispetto ai 4,829 miliardi di aprile (dato rivisto da 4,807 miliardi).

A luglio l’indice Zew relativo alle aspettative di crescita economica dell’Eurozona è salito a 43,7 punti dai 51,3 punti di giugno.

In Germania, invece, l’indice ZEW di luglio sulla fiducia degli investitori istituzionali peggiora a 41,8 punti dai 47,5 punti registrati a giugno, a fronte di un consensus di 41 punti. Il sotto-indice relativo alla situazione corrente migliora a -68,9 punti dai -73,8 punti della rilevazione precedente. Le previsioni degli analisti indicano un valore di -74,8 punti.

Nel pomeriggio focus sulle vendite al dettaglio Usa di giugno.

Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,09 e il cambio tra biglietto verde e lo yen a 158,4. Tra le materie prime, scende il petrolio con il Brent (-0,7%) a 84,2 dollari al barile e il Wti (-0,8%) a 80,2 dollari.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund sale a 131 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,72%.

Tornando a Piazza Affari, continua a guidare Finecobank (+2,7%), seguita da Prysmian (+0,9%), Italgas e Bper (+0,7%). In coda, Cucinelli (-2,4%), Amplifon (-1,9%), Iveco (-1,7%) e Moncler (-1,4%).