Mercati – Chiusura mista le borse europee, Milano flat

Le borse europee chiudono miste, con Wall Street perlopiù negativa dopo le prime ore di contrattazioni.

A Milano, il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni invariato in area 34.380 punti. Terminano in rialzo il Ftse 100 di Londra (+0,3%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,1%). Chiudono sotto la pari il Dax di Francoforte (-0,4%) e il CAC 40 di Parigi (-0,1%).

Oltreoceano, il Dow Jones guadagna lo 0,5%, il Nasdaq cede il 2,4% e lo S&P 500 l’1,2%.

Pesano sul sentiment i timori legati alle tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina: l’amministrazione Biden, infatti, starebbe valutando nuove restrizioni se aziende come Tokyo Electron e ASML continueranno a fornire a Pechino l’accesso alla tecnologia avanzata dei semiconduttori.

Resta allo stesso tempo l’attenzione sulle banche centrali tra l’ottimismo su un prossimo taglio dei tassi da parte della Federal Reserve, insieme ai segnali di resilienza del settore retail statunitense e in vista del Beige Book in uscita stasera, nonché l’attesa per la Bce di domani che, secondo le previsioni, lascerà invariati i tassi di interesse.

Gli investitori smorzano intanto l’aspettativa su un taglio al costo del denaro ad agosto da parte della Banca d’Inghilterra dopo i dati sull’inflazione nel Regno Unito.

Sul fronte macroeconomico negli Stati Uniti, nella settimana al 12 luglio l’indice Mba, che misura le nuove richieste di ipoteche negli Stati Uniti, ha registrato una crescita del 3,9%, dopo il -0,2% della settimana precedente.

A giugno la produzione industriale è aumentata su base mensile dello 0,6%, meglio delle attese (+0,3%) ma in calo rispetto al +0,9% del mese precedente.

Nel Regno Unito, a giugno i prezzi al consumo sono saliti dello 0,1% su base mensile, in linea al consensus, e rallentando rispetto al +0,3% di maggio. Su base annua, i prezzi hanno registrato un aumento del 2,0%, in linea al mese precedente ma al di sopra delle attese (+1,9%). L’indice CPI Core ha riportato un incremento del 3,5%, in linea al mese precedente ma oltre il consensus (+3,4%).

Nell’area Euro i prezzi al consumo nel mese di giugno sono cresciuti dello 0,2% su base mensile, confermando il preliminare e le attese. Su base annua il dato è aumentato del 2,5%, in linea al consensus e alla lettura precedente. L’indice Core, calcolato al netto dei prezzi di energia, cibo, alcool e tabacco, ha mostrato un incremento su base tendenziale del 2,9%, confermando il preliminare e le attese.

Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,093, mentre il cambio dollaro/yen scende a 156,6. Tra le materie prime, in rialzo le quotazioni del greggio con il Brent (+1,5%) a 85,0 dollari e il Wti (+2,0%) a 81,3 dollari.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund scende a 130 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,69%.

Tornando a Piazza Affari, guida A2a (+3,2%) seguita da Recordati  (+1,3%), Stellantis (+0,9%), Eni (+0,9%). Chiudono in coda Leonardo (-2,3%), Iveco Group (-2,0%), Cucinelli (-1,7%), Prysmian (-1,7%).