Previsto avvio debole per le principali borse europee con l’attenzione che resta sulle banche centrali e le prospettive macroeconomiche.
Chiusura positiva ieri a Wall Street con lo S&P500 (+0,6%) e il Dow Jones (+1,8%) che segnano nuovi record, positivo anche il Nasdaq (+0,2%).
Sui mercati asiatici, Tokyo ha terminato a -0,3%, Shanghai viaggia a -0,3% e Hong Kong a +0,1%.
Il sentiment nel complesso continua a beneficiare a livello globale dell’ottimismo che la Federal Reserve taglierà presto i tassi di interesse, alla luce anche dei segnali di resilienza del settore retail statunitense.
Alcuni economisti di Wall Street hanno avvertito che la Fed sta aspettando troppo a lungo per invertire la rotta della propria politica dopo aver complessivamente portato il costo del denaro ai massimo degli ultimi vent’anni.
A ciò si aggiungono le dichiarazioni del Fondo Monetario Internazionale secondo il quale l’inflazione in molte grandi economie si sta raffreddando più lentamente del previsto, segnalando un potenziale rischio per la crescita globale derivante dal fatto che i tassi di interesse rimangano elevati “ancora più a lungo”.
Sempre in tema di politica monetaria, cresce l’attesa per la riunione della BCE in calendario giovedì. Dagli Usa invece oggi è in programma la diffusione del Beige Book della Fed.
Dall’agenda macro odierna sono attesi, tra gli altri, i dati sull’inflazione finale di giugno dell’Eurozona e la produzione industriale di giugno degli Stati Uniti.
In Asia, gli investitori sono rimasti delusi per quanto emerso dal Terzo Plenum con la mancanza di importanti cambiamenti nella strategia economica del paese nonostante il rallentamento dell’economia. Il leader Xi Jinping ha esortato il Partito Comunista a mantenere “fede e impegno incrollabili” nei confronti della sua agenda strategica sebbene gli esperti abbiano abbassato le stime di crescita della Cina.
Tornando a Piazza Affari, occhio a Unieuro con la francese Fnac Darty che intende acquistare la catena di elettronica di consumo ed elettrodomestici italiana per circa 249 milioni, valutandola 12 euro per azione, con un premio del 42%.