Avvio negativo a Wall Street, con l’attenzione rivolta in particolare alle tensioni Usa-Cina e all’agenda macroeconomica.
Dopo pochi minuti di scambi, il Nasdaq e lo S&P 500 cedono rispettivamente l’1,7% e l’1,0%, mentre il Dow Jones scambia appena sotto la parità a -0,1%.
Pesano sul sentiment i timori legati alle tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina: l’amministrazione Biden, infatti, starebbe valutando nuove restrizioni se aziende come Tokyo Electron e ASML continueranno a fornire a Pechino l’accesso alla tecnologia avanzata dei semiconduttori.
Resta al contempo sotto i riflettori l’agenda macro, con gli investitori sempre intenti a trarre nuovi segnali sull’outlook della politica monetaria della Fed: nella settimana al 12 luglio l’indice MBA sulle nuove richieste di mutui ipotecari negli Stati Uniti ha registrato un incremento del 3,9%, dopo il -0,2% della settimana precedente.
Inoltre, a giugno la produzione industriale in America ha registrato un incremento su base mensile dello 0,6%, in rallentamento rispetto al +0,9% del mese precedente ma al di sopra del +0,3% delle attese.
Nuove indicazioni sull’evoluzione prevedibile dei tassi d’interesse potrebbero giungere questa sera con la pubblicazione del Beige Book della Fed.
Sul Forex, l’euro/dollaro sale a 1,094, mentre il cambio dollaro/yen scende a 156,5. Tra le materie prime, in rialzo le quotazioni del greggio, con il Brent (+1,1%) a 84,6 dollari e il Wti (+1,3%) a 80,8 dollari.
Nel comparto obbligazionario, infine, i rendimenti sui Treasury a 2 e 10 anni salgono rispettivamente al 4,47% e al 4,18%.