I futures sull’azionario americano cedono lo 0,2-1,4%, preannunciando un avvio in ribasso a Wall Street, con l’attenzione rivolta alle tensioni Usa-Cina e all’agenda macro.
Chiusura positiva ieri per i principali indici oltreoceano, con il Dow Jones in rialzo dell’1,8%, lo S&P 500 dello 0,6% e il Nasdaq dello 0,2%.
Pesano sul sentiment i timori legati alle tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina: l’amministrazione Biden, infatti, starebbe valutando nuove restrizioni se aziende come Tokyo Electron e ASML continueranno a fornire a Pechino l’accesso alla tecnologia avanzata dei semiconduttori.
Resta al contempo sotto i riflettori l’agenda macroeconomica, con gli investitori sempre intenti a trarre nuovi segnali sull’outlook della politica monetaria della Fed: nella settimana al 12 luglio l’indice MBA sulle nuove richieste di mutui ipotecari negli Stati Uniti ha registrato un incremento del 3,9%, dopo il -0,2% della settimana precedente.
Atteso a breve anche il dato di giugno sulla produzione industriale in America, mentre nuove indicazioni sull’evoluzione prevedibile dei tassi d’interesse potrebbero giungere questa sera con la pubblicazione del Beige Book della Fed.