Utility (-0,6%) – Hera (+0,6%) è la Blue Chip più ambita dagli investitori

 

Ieri il Ftse Italia Servizi Pubblici ha riportato un -0,6% rispetto al -0,3% del corrispondente europeo e alla parità del Ftse Mib.

Gli eurolistini hanno chiuso perlopiù in ribasso mentre Wall Street procedeva positiva dopo le prime ore di contrattazioni. Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund è sceso in area 130 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,71%.

Tra le Large Cap del comparto Hera (+0,6%) e Italgas (+0,4%) sono state le migliori mentre ERG (-0,8%) si è posizionata in fondo al paniere di riferimento.

L’AD di Enel e Antonio Jose de Almeida Meirelle, rettore dell’Universidade Estadual de Campinas (“UNICAMP”), centro d’eccellenza accademica e tecnologica nell’area dell’efficienza e della transizione energetica, hanno siglato una partnership scientifico-tecnologica per promuovere iniziative focalizzate sulla transizione energetica e sulla prevedibilità degli eventi climatici estremi, unitamente ad attività di formazione, ricerca e sviluppo tecnologico.

Tra le Mid Cap, Ascopiave ha terminato le contrattazioni a +0,2%, Acea a -0,1%, Industrie De Nora a -0,4%, Iren anch’essa a -0,4% e Alerion Clean Power a -3,2%.

Infine, tra le Small, i best performer sono stati Edison Rsp (+0,3%) e Acinque (+0,3%) mentre Eems (-4,4%) è risultata la peggiore.