Partenza positiva per le principali borse europee in attesa della Bce mentre sullo sfondo restano i timori per le tensioni Usa-Cina.
A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,3% a 34.467 punti, bene come il Ftse 100 di Londra (+0,9%), il Cac 40 di Parigi (+0,5%), l’Ibex35 di Madrid (+0,4%) e il Dax di Francoforte (+0,1%).
Cresce l’attesa per quanto emergerà oggi dalla riunione della Bce e dalla successiva conferenza stampa della presidente Christine Lagarde. Secondo le previsioni, l’Eurotower manterrà invariati i tassi di interesse.
Negli Stati Uniti, il Beige Book della Federal Reserve ha mostrato una leggera crescita economica e un raffreddamento dell’inflazione mentre il governatore della Fed, Christopher Waller, ha affermato che la banca centrale americana è “più vicina” al taglio dei tassi ma non è ancora arrivata a quel punto.
Sul sentiment continuano intanto a pesare i timori di nuove tensioni tra Stati Uniti e Cina in scia alle dichiarazioni dell’amministrazione Biden che sta valutando restrizioni commerciali più severe se aziende come Tokyo Electron e ASML continueranno a fornire a Pechino l’accesso alla tecnologia avanzata dei semiconduttori.
In Cina, intanto, il presidente Xi Jinping si prepara a svelare la sua visione a lungo termine sull’economia e a concludere una riunione sulle riforme che si svolge due volte ogni dieci anni.
Dall’agenda macroeconomica odierna, focus nel pomeriggio, oltreoceano, su richieste settimanali di disoccupazione, fiducia commerciale Fed Filadelfia di luglio e Leading Index di giugno.
Nel Regno Unito, il tasso medio di disoccupazione del trimestre terminato a maggio è rimasto stabile rispetto al mese precedente al 4,4%, in linea con le attese. A giugno il numero dei senza lavoro che hanno chiesto un sussidio di disoccupazione è aumentato di 32,3mila unità dopo l’incremento di 51,9mila di maggio (dato rivisto da un aumento di 50,4mila unità). Sempre a giugno, il tasso di richieste di disoccupazione, espresso come percentuale della forza lavoro totale, è in crescita del 4,4% rispetto al +4,3% del mese precedente.
A giugno la bilancia commerciale del Giappone presenta un deficit di 224,0 miliardi di yen, in recupero meno delle attese (-185,7 mld) rispetto al disavanzo di 1220,1 miliardi del mese di maggio (rivisto da -1221,3 mld).
Sul forex, l’euro/dollaro scende a 1,093 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen oscilla a 156,2. Tra le materie prime, petrolio in rialzo con il Brent (+0,8%) a 85,8 dollari al barile e il Wti (+1%) a 82,3 dollari. Gli investitori stanno nel frattempo valutando la notizia di incendi in Canada che stannno minacciando la produzione di 400.000 barili al giorno di petrolio nel Paese.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte da 128 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,70%.
Tornando a Piazza Affari, guidano in avvio Eni (+1,2%), Campari (+1%) e Stellantis (+0,9%) che ha emendato ed esteso la scadenza finale della propria linea di credito revolving sindacata da 12 miliardi.
In coda, STM (-1%), Recordati (-0,8%), Prysmian e Unipol (entrambe -0,2%).