Le borse europee proseguono sottotono a metà seduta in linea ai futures di Wall Street.
A Milano, il Ftse Mib cede lo 0,5% a 34.343 punti, debole come il Cac 40 di Parigi (-0,8%), il Dax di Francoforte (-0,8%), il Ftse 100 di Londra (-0,5%) e l’Ibex35 di Madrid (-0,4%).
Gli investitori restano intenti a valutare i segnali provenienti dalle banche centrali e dai dati macroeconomici.
Il tutto dopo che ieri la Bce, come previsto, ha lasciato invariati i tassi di interesse, e la presidente Christine Lagarde ha affermato che “il Consiglio direttivo continuerà a seguire un approccio guidato dai dati in base al quale le decisioni vengono definite di volta in volta a ogni riunione”, aggiungendo che la questione su un possibile taglio a settembre è “aperta e dipenderà dai dati” che riceverà l’istituto.
Parallelamente, negli Usa, rimane l’aspettativa che la Federal Reserve taglierà i tassi già a settembre dopo che le richieste di sussidi di disoccupazione hanno riportato il maggiore aumento da inizio di maggio, confermando un raffreddamento del mercato del lavoro. Il tutto accompagnato da una crescente fiducia per una normalizzazione dei prezzi.
Sempre oltreoceano, rimangono monitorati eventuali annunci da parte di Joe Biden, che secondo i media Usa, potrebbe annunciare un passo indietro nel fine settimana.
Nel frattempo, Microsoft (-3,1% nel pre-market) ha comunicato di aver risolto l’interruzione dei servizi cloud che ha causato, stamattina, problemi in diversi settori, dai trasporti aerei alle banche, sebbene restino numerosi i disagi.
Sullo sfondo continuano infine a pesare le preoccupazioni per nuove tensioni tra Stati Uniti e Cina.
Dall’agenda macroeconomica, nel Regno Unito, a giugno, le vendite al dettaglio incluso il carburante sono scese su base mensile dell’1,2%, in calo oltre le attese (-0,6%), dopo il +2,9% di maggio. Su base annua il dato segna un decremento dello 0,2% contro il +0,2% del consensus, dopo il +1,7% del mese precedente (rivisto da +1,3%).
Le vendite al dettaglio escluso il carburante su base mensile sono scese dell’1,5%, rispetto al -0,5% delle previsioni, dopo il +2,9% di maggio. Su base annua si registra una variazione negativa dello 0,8% (consensus +0,2%) dopo il +1,6% della rilevazione precedente (rivisto da +1,2%).
Sempre a giugno, in Germania, l’indice dei prezzi alla produzione ha registrato una crescita dello 0,2% su base mensile, accelerando leggermente più delle attese (+0,1%) dalla stabilità di maggio. Il dato su base annua ha evidenziato un calo dell’1,6%, in linea al consensus ma al di sopra rispetto al -2,2% del mese precedente.
Sul forex, l’euro/dollaro scende a 1,088 e il cambio tra biglietto verde e lo yen oscilla a 157,3. Tra le materie prime, il petrolio riduce le perdite con il Brent (-0,1%) a 85,0 dollari al barile e il Wti (-0,3%) a 81,1 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund flette a 130 punti (-1bp), con il rendimento del decennale italiano al 3,73%.
Tornando a Piazza Affari, proseguono in testa Prysmian (+0,5%) e Leonardo (+0,4%), seguite da Tenaris (+0,1%). In coda Nexi (-1,8%) dopo il collocamento di oltre l’1% del capitale da parte di Unicredit. Vendite anche su Stellantis (-1,6%) ed Hera (-1,5%).