Wall Street parte positiva, ma si spegne progressivamente terminando con un bilancio negativo per tutti e quattro gli indici principali.
S&P500 e Nasdaq cedono rispettivamente lo 0,8% e lo 0,7%, mentre Dow Jones e Russell 2000 lasciano sul terreno l’1,3% e l’1,8%, accentuando il clima di incertezza tra aspettative i ribasso dei tassi di interesse e timori elettorali successivi all’attentato a Trump.
In salita solo Meta (+3%) e Nvidia (+2,6%) grazie alle quali si attenua la discesa dell’indice tecnologico. Al contrario, Apple, AMD e Amazon cedono tutte oltre il due per cento.
Indice VIX in progresso di quasi il dieci per cento, per la seconda seduta consecutiva, a quota 15,95 punti.
Mercato obbligazionario con rendimenti poco mossi sulla parte lunga della curva dei tassi di interesse. Il Tbond ha chiuso in risalita di tre punti base al 4,19%.
Le materie prime registrano tutte un sensibile calo con l’unica eccezione del petrolio che perde solo mezzo punto percentuale fermandosi a 80,5 dollari al barile. Negativa, invece, la performance del rame il quale cede quasi il due per cento.
Ancora una seduta negativa, la seconda consecutiva, per i due principali metalli preziosi – oro ed argento – con il metallo più nobile che si difende cedendo pochi decimi di punto percentuale e riuscendo a chiudere al di sopra dei 2.450 dollari l’oncia, mentre l’argento cede oltre il tre per cento scendendo al di sotto dei 31 dollari l’oncia fermandosi di un soffio al di sopra di quota $30.
Sul mercato valutario la debolezza dei mercati azionari favorisce un lieve recupero del biglietto verde che risale a 1.089 nei confronti della moneta unica e a 157,5 rispetto allo yen.