Utility (+0,7%) – Tra le Big spiccano Snam (+1,8%), A2A e Hera (entrambe a +1,6%)

 

Ieri il Ftse Italia Servizi Pubblici ha riportato un +0,7% rispetto al +0,6% del corrispondente europeo e al +0,4% del Ftse Mib.

Le borse europee hanno chiuso prevalentemente in denaro, con Wall Street negativa dopo le prime ore di contrattazioni. Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund è salito a 131 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,69%.

Secondo i dati di Terna, la società che gestisce la rete elettrica di trasmissione nazionale, nei primi sei mesi dell’anno la produzione da fonti rinnovabili (+27,3% rispetto al 1H23) ha superato per la prima volta la produzione da fonti fossili, che ha registrato un calo del 19% rispetto allo stesso periodo del 2023, con una ancor più marcata riduzione della quota di produzione a carbone (-77,3%).

Tra le Large Cap del comparto Snam (+1,8%) e A2A (+1,6%) sono state le migliori.

Il Gruppo Hera e Fincantieri hanno firmato un Memorandum d’Intesa per avviare una partnership finalizzata a ottimizzare la gestione del ciclo dei rifiuti e creare valore nei cantieri di Fincantieri su tutto il territorio nazionale, nel rispetto dei principi e degli obiettivi di economia circolare.

Tra le Mid Cap, Acea ha terminato le contrattazioni a +1,8%, Ascopiave a +1,1%, Iren a +1,0%, Industrie De Nora a +0,7% e Alerion Clean Power a +0,4%.

Infine, tra le Small, i best performer sono stati Eems (+6,2%) e Seri Industrial (+0,5%) mentre Acinque (-0,5%) è risultata la peggiore.