Bioera – Ok Cda a piano ristrutturazione e autorizzato deposito ricorso, convocate assemblee azionisti e obbligazionisti

Il CdA di Bioera ha convocato l’assemblea degli azionisti per la valutare e deliberare eventuali azioni di responsabilità da esperire nei confronti di componenti degli organi sociali succedutisi nel periodo dal 2019 al 2023.

Inoltre, ha esaminato e approvato il piano di ristrutturazione predisposto ex art. 57 CCII nonché il ricorso ex art. 57 CCII per l’omologa da parte del Tribunale di Milano degli accordi
di ristrutturazione già sottoscritti, o da sottoscriversi, da parte della società.

Bioera stima che l’omologa possa essere adottata a ottobre 2024 indicativamente, sempre che non vi siano opposizioni.

Il piano si basa in via principale sulla prevista nuova finanza che sarà erogata dall’investitore Hara Immobiliare per complessivi 3,6 milioni da corrispondersi, in base a quanto convenuto nell’accordo di investimento sottoscritto tra Hara stessa e la società, per 1,5 milioni a titolo di acconto entro il corrente mese di luglio e per 2,1 milioni a titolo di saldo entro dicembre 2024.

Al riguardo, si ricorda che Hara ha già erogato a favore della società un importo a titolo di cauzione pari a 360 mila euro con autorizzazione a utilizzare tale importo per il soddisfo delle spese relative alla gestione corrente della società per l’accesso agli strumenti di risoluzione della crisi e che tale importo sarà decurtato dal menzionato importo di 2,1 milioni da erogarsi a titolo di saldo. Hara ha fornito una garanzia assicurativa a supporto degli impegni assunti.

Il piano prevede inoltre che, successivamente all’omologa e alla pubblicazione del prospetto informativo sull’aumento di capitale, la società possa ricevere erogazioni periodiche da parte di Golden Eagle Capital Advisor (GECA) in relazione alla prevista sottoscrizione da parte di quest’ultima di tranche del prestito obbligazionario convertibile (POC) deliberato dalla società in favore di GECA; dalla sottoscrizione del POC la società prevede flussi finanziari in ingresso di circa 450 mila euro ciascuna, su base bimestrale, a decorrere da marzo 2025 e sino a dicembre 2025.

Ulteriori proventi finanziari, infine, sono attesi a piano dalla dismissione delle opere d’arte di proprietà della società, del valore complessivo di 350 mila euro.

I flussi finanziari in ingresso previsti dal piano sopra richiamati è previsto siano destinati, tra le altre cose, a eseguire i pagamenti previsti dagli accordi sottoscritti con i fornitori, i quali sono stati suddivisi in diverse categorie, ognuna rappresentativa di specifiche percentuali di soddisfo e/o tempistiche di pagamento.

Per quanto concerne invece gli accordi con i sottoscrittori del “Prestito Obbligazionario 2016-2021”, suddiviso in 42 obbligazioni del valore di 50 mila euro ciascuna, risultano raggiunti accordi per complessive 39 obbligazioni in circolazione, che prevedono rimborso a saldo e stralcio dei crediti degli obbligazionisti.

Il piano prevede anche il pagamento integrale di tutte le posizioni debitorie erariali e verso l’INPS anche se, per alcune di esse, sono già in corso procedure di rateizzazione; la parte di debito non oggetto di rateizzazione è previsto sia saldata entro 120 giorni a decorrere dall’omologa come previsto dalla legge per tutti i creditori non aderenti.

Il piano prevede poi il pagamento dei debiti in continuità riferiti alle posizioni della società in relazione ai dipendenti ed alle spese legali, mentre per i debiti riconducibili alla procedura di composizione negoziata della crisi attività dalla società è previsto il pagamento dei corrispettivi dei professionisti coinvolti – quali ausiliari e commissari -, nella misura del 100% dei relativi importi, con dilazioni di pagamento.

Sulla base di quanto sopra esposto, a fine periodo il piano presenta un saldo positivo di circa  1,5 milioni.

Gli accordi vengono pubblicati nel registro delle imprese oggi 22 luglio e viene depositato il ricorso per l’omologa ex art. 57 CCII presso il Tribunale di Milano.

Infine, il consiglio ha deliberato di procedere alla convocazione di un’assemblea degli obbligazionisti che si terrà a settembre 2024 per ratificare gli accordi raggiunti con gli obbligazionisti sottoscrittori del “Prestito Obbligazionario 2016-2021”.