Partenza positiva per le principali borse europee dopo il ritiro di Biden dalla corsa alla Casa Bianca e con l’attenzione sui driver della settimana.
A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,7% a 34.460 punti, seguito da Cac 40 di Parigi (+0,6%), Dax di Francoforte (+0,5%), Ftse 100 di Londra (+0,5%) e Ibex35 di Madrid (+0,4%).
I riflettori restano puntati sulla situazione politica statunitense dopo che Biden ha annunciato di voler abbandonare la campagna per la rielezione a presidente degli Usa e ha aperto la strada – con un endorsement ufficiale – alle ambizioni della sua vice Kamala Harris che ha già annunciato che “cercherà la nomination per battere Trump”.
Nella stessa area, gli investitori proseguono la ricerca di nuovi segnali di rallentamento dell’inflazione che rafforzerebbero l’aspettativa di un taglio ai tassi di interesse da parte della Federal Reserve. In tal senso, maggiori indicazioni dovrebbero arrivare dal deflatore Pce, una misura dell’inflazione attentamente monitorata dalla banca centrale americana, in uscita venerdì.
Tra gli altri driver di questa settimana, focus sui conti di Tesla e Alphabet, oltre che sui dati relativi all’attività economica in Europa, al PIL Usa e alle decisioni della Banca del Canada.
In Cina, le banche hanno tagliato il loro principale tasso di riferimento sui prestiti per la prima volta da agosto 2023, aumentando il sostegno alla crescita economica a seguito della riduzione del tasso da parte della banca centrale del Paese.
Dalla scarna agenda macroeconomica odierna, occhi negli Usa sul Chicago Fed National Activity Index di giugno.
Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,088 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen scivola a 156,4. Tra le materie prime, petrolio in rialzo con il Brent (+0,4%) a 82,9 dollari al barile e il Wti (+0,3%) a 78,9 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte da 131 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,76%.
Tornando a Piazza Affari, dominano gli acquisti in avvio guidati da A2A (+2,5%), Bper (+1,6%), MPS (+1,5%) e Popolare di Sondrio (+1,3%). In coda Eni sulla parità.