Wall Street parte positiva tentando di invertire la rotta delle precedenti sedute, ma scivola progressivamente terminando con un bilancio negativo per tutti e quattro gli indici principali che chiudono vicinissimi ai minimi intraday arretrando di circa un punto percentuale rispetto alle rispettive aperture.
L’esito definitivo vede tutti e quattro i listini contenere comunque la discesa entro il punto percentuale in un range compreso tra lo 0,6% del Russell 2000 (-0,6%) e lo 0,9% del Dow Jones, In mezzo lo S&P500 (-0,7%) e il Nasdaq (-0,8%).
La performance di venerdì è stata caratterizzata dal crollo della società di software Crowdstrike (-11,1%), principale imputata del blocco di diversi sistemi informatici, legati al mondo Microsoft, in tutto il mondo nella stessa giornata.
In calo anche Tesla (-4%), Nvidia (-2,6%) e Halliburton (-5,6%) nel settore petrolifero.
Indice VIX in progresso di oltre il tre per cento a quota 16,5 punti.
Mercato obbligazionario con rendimenti in risalita sulla parte lunga della curva dei tassi di interesse. Il Tbond ha chiuso in rialzo di quattro punti base al 4,23%.
Le materie prime registrano ancora tutte un sensibile calo ad iniziare dal petrolio che cede oltre tre punti percentuali terminando al di sotto dei 79 dollari al barile.
Ancora una seduta in forte rosso, la terza consecutiva, per i due principali metalli preziosi – oro ed argento – con il metallo più nobile che lascia sul terreno poco più del due per cento riuscendo a fatica a chiudere al di sopra dei 2.400 dollari l’oncia, mentre l’argento cede quasi il tre per cento scendendo al di sotto anche della soglia psicologica di quota $30.
Sul mercato valutario il biglietto verde rimane stabile sia nei confronti della moneta unica a 1,089 che rispetto allo yen a 157,5.