Gli eurolistini chiudono misti mentre Wall Street procede positiva dopo le prime ore di contrattazioni.
A Milano, il Ftse Mib ha archiviato gli scambi invariato in area 34.638 punti. Chiudono in rialzo il Dax di Francoforte (+0,8%), l’Ibex 35 di Madrid (+0,6%). Terminano le contrattazioni sotto la pari il Ftse di Londra (-0,4%), il CAC 40 di Parigi (-0,3%).
Oltreoceano, il Nasdaq guadagna lo 0,5%, lo S&P 500 lo 0,3%, il Dow Jones lo 0,2%.
Lo sguardo degli investitori è già rivolto agli appuntamenti macroeconomici Usa dei prossimi giorni, che potrebbero fornire nuovi potenziali segnali sulle prossime mosse della Fed: focus in particolare sui dati preliminari del 2Q24 del Pil Usa (attesi giovedì) e sul deflatore PCE, una delle misure inflattive maggiormente monitorate dalla Fed (in calendario venerdì).
Sullo sfondo, continua a tener banco la corsa presidenziale Usa, con Kamala Harris sempre più vicina alla nomina democratica dopo aver raccolto il supporto di un numero sufficiente di delegati.
Dall’agenda macroeconomica odierna a luglio l’indice manifatturiero della regione di Richmond si è attestato a -17 punti, in peggioramento contro le attese (-7 punti) rispetto alla rilevazione di giugno (-10 punti).
Nel Vecchio Continente, la lettura preliminare di luglio dell’indice riguardante la fiducia dei consumatori dell’Eurozona si è attestata a -13 punti, in recupero più delle attese (-13,5 punti) dal mese precedente (-14,0).
Sul Forex, l’euro/dollaro scende a 1,086, il dollaro/yen a 156,0. Tra le materie prime, in ribasso le quotazioni del greggio, con il Brent (-2,2%) a 80,6 dollari e il Wti (-2,3%) a 76,5 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund sale in area 134 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,75%.
Tornando a Piazza Affari, guida Mediobanca (+1,7%), seguita da Saipem (+1,3%), Prysmian (+1,3%), Interpump Group (+1,0%), mentre arretrano in particolare Telecom Italia (-2,9%), Stellantis (-2,3%), Amplifon (-2,0%), Stmicroelectronics (-1,8%).