Mercati – Europa migliora leggermente a metà seduta, Piazza Affari +0,3%

Le borse europee migliorano leggermente a metà seduta mentre i futures di Wall Street viaggiano misti.

A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,3% a 34.710 punti, bene come il Dax di Francoforte (+0,9%) e l’Ibex35 di Madrid (+0,4%); più cauti il Cac 40 di Parigi (+0,1%) e il Ftse 100 di Londra (flat).

Lo sguardo degli investitori si sta orientando in particolare sui driver di questa settimana tra i quali le trimestrali odierne di colossi come Alphabet, Tesla e LVMH, l’annuncio della banca centrale canadese di domani e dati macro quali il PIL Usa in uscita giovedì e il deflatore PCE in calendario venerdì.

Sullo sfondo, resta monitorata la situazione politica statunitense con Kamala Harris che ha raccolto 81 milioni di dollari per finanziarie la campagna elettorale nelle appena 24 ore successive al passo indietro di Biden nella corsa alla Casa Bianca. Inoltre, l’attuale vice presidente Usa, che può contare sul supporto di un numero sufficiente di delegati democratici per diventare la candidata del partito alla presidenza, ha affermato di essere “orgogliosa” di aver ottenuto “un ampio sostegno” e che non vede l’ora di accettare formalmente la nomina.

Dall’agenda macroeconomica odierna, a giugno, il dato finale sugli ordinativi di macchine utensili in Giappone ha registrato un incremento del 9,7% su base annua, in linea al preliminare. Il dato finale di maggio indicava una crescita del 4,2% anno su anno.

Nel pomeriggio, occhi sulla fiducia consumatori preliminare dell’Eurozona e sull’indice manifatturiero Fed Richmond, entrambi di luglio.

Sul forex, l’euro/dollaro scende a 1,087 e il cambio tra biglietto verde e lo yen a 156,0. Tra le materie prime, migliora il petrolio con il Brent (+0,4%) a 82,7 dollari al barile e il Wti (+0,3%) a 78,6 dollari.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund aumenta a 130 punti (+2bp), con il rendimento del decennale italiano al 3,76%.

Tornando a Piazza Affari, sale in vetta Saipem (+1,1%), seguita da Mediobanca e Telecom Italia (entrambe a +0,9%) mentre scivola in fondo Popolare di Sondrio (-1,7%) preceduta da Stm (-1,3%) e Leonardo (-1%).