Previsto avvio misto per le principali borse europee con l’attenzione alla situazione politica statunitense e agli altri driver della settimana.
Chiusura positiva ieri a Wall Street con il Nasdaq che ha terminato a +1,6%, lo S&P500 a +1,1% e il Dow Jones a +0,3%.
Sui mercati asiatici, Tokyo ha terminato a +0,1%, Shanghai viaggia a -1,5% e Hong Kong a -1%.
Rimane sotto i riflettori anche la situazione politica statunitense con Kamala Harris che ha raccolto 81 milioni di dollari per finanziarie la campagna elettorale nelle appena 24 ore successive al passo indietro di Biden nella corsa alla Casa Bianca. Inoltre, l’attuale vice presidente Usa, che può contare sul supporto di un numero sufficiente di delegati democratici per diventare la candidata del partito alla presidenza, ha affermato di essere “orgogliosa” di aver ottenuto “un ampio sostegno” e che non vede l’ora di accettare formalmente la nomina.
Resta l’attenzione sulla politica monetaria in scia ai rumour secondo cui alcuni funzionari della banca centrale giapponese sarebbero favorevoli ad aumentare i tassi nella riunione di luglio mentre altri ritengono che la debolezza nella spesa dei consumatori complichi la loro decisione.
Focus, infine, sugli altri driver di questa settimana tra i quali le trimestrali odierne di colossi come Alphabet, Tesla e LVMH, l’annuncio della banca centrale canadese di domani e dati macro quali il PIL Usa in uscita giovedì e il deflatore PCE in calendario venerdì.
Dall’agenda macroeconomica odierna, a giugno, il dato finale sugli ordinativi di macchine utensili in Giappone ha registrato un incremento del 9,7% su base annua, in linea al preliminare. Il dato finale di maggio indicava una crescita del 4,2% anno su anno.
Nel pomeriggio attesi la fiducia consumatori dell’eurozona di luglio (preliminare) e dagli Usa l’indice manifatturiero Fed Richmond di luglio.
Tornando a Piazza Affari occhio a Eni che ha firmato un accordo temporaneo di esclusiva con KKR volto all’implementazione della fase di due diligence e al completamento della stesura della documentazione per la cessione di una quota di partecipazione in Enilive tra il 20% e il 25%, sulla base di una valutazione della società compresa tra 11,5 e 12,5 miliardi.