Avvio perlopiù in calo per le principali borse europee con l’attenzione che resta sulle trimestrali oltre che sulle banche centrali e sui dati macroeconomici.
A Milano, il Ftse Mib cede lo 0,4% a 34.494 punti, sottotono come il Cac 40 di Parigi (-1,1%), il Dax di Francoforte (-0,7%) e il Ftse 100 di Londra (-0,5%) mentre tiene l’Ibex35 di Madrid (+0,3%).
Sul sentiment pesano alcune trimestrali deludenti. Tra queste, Alphabet, casa madre di Google, che ha perso oltre il 2% nel trading after-hour oltreoceano, frenata da ricavi pubblicitari di Youtube sotto le attese, e Tesla (-7,8%) in scia a profitti inferiori alle stime e al rinvio del suo evento di presentazione del prototipo di Robotaxi a ottobre.
Resta l’attenzione anche sulla politica monetaria in attesa dell’annuncio odierno della banca centrale canadese e sull’agenda macroeconomica in vista, tra gli altri, del PIL Usa di domani e del deflatore PCE, una misura inflattiva attentamente monitorata dalla Federal Reserve, in uscita venerdì.
Focus stamane, intanto, sui PMI manifatturiero, servizi e composito di Francia, Germania, Eurozona, Regno Unito preliminari di luglio e nel pomeriggio, oltreoceano, su richieste mutui MBA, scorte all’ingrosso preliminari di giugno e PMI manifatturiero, servizi e composito preliminari di luglio.
In Giappone, il preliminare di luglio del PMI manifatturiero della Jibun Bank si è attestato a 49,2 punti, in calo rispetto ai 50,0 punti di giugno. Il PMI servizi è stato pari a 53,9 punti, in miglioramento rispetto alla rilevazione finale di giugno (49,4 punti). Il PMI composito è salito a 52,6 punti dai 49,7 punti del mese precedente.
Sul forex, l’euro/dollaro scende a 1,084 e il cambio tra biglietto verde e lo yen a 154,5. Tra le materie prime, petrolio in frazionale rialzo con il Brent (+0,2%) a 81,2 dollari al barile e il Wti (+0,3%) a 77,2 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte da 134 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,77%.
Tornando a Piazza Affari, guidano in avvio Leonardo, Italgas (entrambe +1,1%) e Prysmian (+0,8%). In coda Iveco (-4,6%) dopo i conti, Ferrari (-2,4%) e Cucinelli (-1,8%).