Le borse europee proseguono in calo a metà seduta in linea con i futures di Wall Street.
A Milano, il Ftse Mib cede lo 0,4% a 34.487 punti, sottotono come il Cac 40 di Parigi (-1%), il Dax di Francoforte (-0,6%) e il Ftse 100 di Londra (-0,2%), mentre resiste l’Ibex35 di Madrid (+0,1%).
Sul sentiment pesano alcune trimestrali deludenti. Tra queste, Alphabet, casa madre di Google, che ha perso oltre il 2% nel trading after-hour oltreoceano, frenata da ricavi pubblicitari di Youtube sotto le attese, e Tesla (-7,8%) in scia a profitti inferiori alle stime e al rinvio del suo evento di presentazione del prototipo di Robotaxi a ottobre. Nel Vecchio Continente giù LVMH (-4,2%), dopo che le vendite in Cina sono crollate durante il trimestre, e Deutsche Bank (-5,9%) che ha registrato la prima perdita trimestrale in quattro anni e ha abbandonato i piani di riacquisto.
Resta l’attenzione anche sulla politica monetaria in attesa dell’annuncio odierno della banca centrale canadese e sull’agenda macroeconomica in vista, tra gli altri, del PIL Usa di domani e del deflatore PCE, una misura inflattiva attentamente monitorata dalla Federal Reserve, in uscita venerdì.
Intanto, la stima preliminare di luglio dell’Indice PMI Manifatturiero dell’Eurozona si è attestata a 45,6 punti, in calo contro le attese (46,1 punti) dai 45,8 punti di giugno. Analogamente, l’indice Servizi è sceso a 51,9 punti dai 52,8 punti del mese precedente a fronte dei 52,9 punti stimati dagli analisti. Infine, l’indice Composito ha segnato un valore di 50,1 punti, inferiore ai 50,9 punti del consensus e ai 50,9 punti di giugno.
Nel Regno Unito invece il dato preliminare del PMI Manifatturiero è migliorato a 51,8 punti oltre le attese (51,0 punti) rispetto al dato finale di giugno (50,9 punti). Migliora meno delle attese (52,5 punti) il preliminare PMI Servizi, pari a 52,4 punti, rispetto ai 52,1 punti di giugno. Il PMI Composito si è attestato a 52,7 punti, rispetto ai 52,3 punti di giugno e ai 52,6 punti delle attese.
Inoltre, in Germania, l’indice Gfk, che misura la fiducia dei consumatori, ad agosto si attesta a -18,4 punti, meglio delle attese (-21,0 punti), dopo i -21,6 punti di luglio (dato rivisto da -21,8 punti).
Focus nel pomeriggio, oltreoceano, su richieste mutui MBA, scorte all’ingrosso preliminari di giugno e PMI manifatturiero, servizi e composito preliminari di luglio.
Sul forex, l’euro/dollaro scende a 1,084 e il cambio tra biglietto verde e lo yen a 154,8. Tra le materie prime, petrolio in rialzo con il Brent (+0,8%) a 81,6 dollari al barile e il Wti (+0,9%) a 77,6 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund sale leggermente a 136 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,78%.
Tornando a Piazza Affari, bene Prysmian (+1,9%), TIM (+1,4%), Italgas (+1,2%) e MPS (+1,1%). Crolla Iveco (-15,5%) in scia ai conti, seguita da Saipem (-3,5%), Cucinelli (-1,8%) e Popolare di Sondrio (-1,7%).