I futures sull’azionario americano cedono lo 0,4-1,4%, preannunciando un avvio negativo a Wall Street, con l’attenzione rivolta in particolare alle trimestrali e all’agenda macro.
Chiusura sottotono ieri per i principali indici oltreoceano, con lo S&P 500 in calo dello 0,2%, mentre il Nasdaq e il Dow Jones hanno ceduto entrambi 0,1 punti percentuali.
Sentiment condizionato dai risultati trimestrali di alcune delle Big Tech: Tesla cede quasi il 9% nel pre-market a Wall Street dopo aver riportato utili in calo per il terzo trimestre consecutivo e al di sotto delle attese. Inoltre, il produttore di veicoli elettrici ha annunciato il rinvio ad ottobre della presentazione del suo robotaxi, evento molto atteso dagli osservatori e inizialmente previsto per agosto.
Alphabet, casa madre di Google, cede oltre il 4% nel pre-market nonostante ricavi ed utili oltre le previsioni nel 2Q24. Pesano sul titolo i ricavi pubblicitari sotto le attese della controllata Youtube.
Resta al contempo monitorata l’agenda macroeconomica, con gli investitori intenti a trarre nuovi segnali in merito alle prossime mosse della Fed sui tassi d’interesse: lo sguardo è già rivolto ai dati preliminari del 2Q24 del Pil Usa (attesi giovedì) e al deflatore PCE, una delle misure inflattive maggiormente monitorate dalla Fed (in calendario venerdì).
Nel frattempo, dall’agenda odierna, l’indice MBA sulle richieste di mutui ipotecari negli Stati Uniti ha registrato, nella settimana al 19 luglio, un calo del 2,2%, dopo l’incremento del 3,9% della settimana precedente.
Attesi oggi anche i dati preliminari di luglio sugli indici PMI di S&P Global e i dati di giugno sulle vendite di nuove case in America.