Apertura negativa per le principali borse europee con l’attenzione che resta sulle trimestrali oltre che sulle banche centrali e sui dati macroeconomici.
A Milano, il Ftse Mib cede il 2% a 33.771 punti, giù come il Cac 40 di Parigi (-1,5%), l’Ibex35 di Madrid (-1,1%), il Dax di Francoforte (-0,9%) e il Ftse 100 di Londra (-0,8%).
L’ex presidente della Fed di New York William Dudley ha chiesto un costo del denaro più basso, preferibilmente già durante la riunione della prossima settimana. Per molti analisti, una mossa del genere sarebbe preoccupante in quanto indicherebbe che i funzionari si stanno affrettando per evitare una recessione.
Sono attese nuove indicazioni dal PIL Usa in uscita nel oggi pomeriggio e dal deflatore PCE in calendario domani.
Sempre in tema di politica monetaria, la Banca popolare cinese ha inaspettatamente abbassato il tasso sui prestiti a medio termine al 2,3% dal precedente 2,5%, effettuando pertanto il maggior taglio da aprile 2020. Mossa che, unitamente alla riduzione a sorpresa del tasso a breve termine, è orientata stimolare l’attività economica del Paese asiatico.
Dall’agenda macro odierna, focus anche sulla fiducia manifatturiera francese e sull’indice IFO tedesco, entrambi di luglio.
Sul forex, l’euro/dollaro oscilla a 1,083 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen scivola a 152,8. Tra le materie prime, petrolio in calo con il Brent (-0,8%) a 81 dollari al barile e il Wti (-0,9%) a 76,9 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte da 139 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,80%.
Tornando a Piazza Affari, avvio positivo per Recordati (+0,5%), Pirelli e Moncler (+0,3%) e Italgas (+0,1%). Crollano, dopo avere diffuso i conti, Stellantis (-10,1%) e STM (-9,6%), seguite da Interpump (-4,3%) e Iveco (-2,6%).