Nel secondo trimestre 2024 il Gruppo Eni ha registrato risultati eccellenti nonostante andamenti contrastanti di mercato con migliori prezzi di realizzo del greggio, prezzi del gas
stabili, margini di raffinazione favorevoli anche se in riduzione su base sequenziale, e deboli margini nella chimica.
Nel trimestre il Gruppo ha registrato eccellenti risultati con un utile operativo proforma adjusted di €4,1 mld e un utile netto adjusted di €1,5 mld.
Nel trimestre flusso di cassa adjusted prima delle variazioni del capitale circolante di €3,9 mld, grazie alla robusta gestione industriale sostenuta dall’efficacia operativa, dalla crescita, dai nostri asset di valore e dalla disciplina finanziaria.
Nel primo semestre 2024 il Gruppo ha generato un flusso di cassa da attività operativa adjusted di €7,8 mld, coprendo i fabbisogni per investimenti di €4,1 mld. Il flusso di cassa organico “FCF” di €3,7 mld ha consentito di coprire la remunerazione degli Azionisti di €2 mld e unitamente ai proventi da cessioni relativi principalmente a Plenitude e Saipem per circa €1 mld hanno ridotto l’indebitamento a €12,1 mld, dopo l’elevato livello che si era accumulato nel primo trimestre dell’anno per effetto dell’acquisizione di Neptune (€2,3 mld).
Da evidenziare il leverage tornato su di un andamento discendente a 0,22 al 30 giugno 2024.
Outlook 2024:
- Risultati consolidati allo scenario Eni confermato del primo trimestre: la previsione di EBIT proforma adjusted è rivista al rialzo a circa €15 mld; il flusso di cassa adjusted prima della variazione del circolante è atteso a oltre €14 mld;
- Investimenti organici: come da previsione originaria attesi a circa €9 mld. Includendo una revisione al rialzo del contributo del piano di disinvestimenti in corso, gli investimenti al netto degli incassi sono ottimizzati a un valore inferiore a €6 mld.
(segue approfondimento)