Seduta mista per le principali borse asiatiche e in scia alla chiusura perlopiù in calo di ieri a Wall Street.
Shanghai e Shenzhen scambiano rispettivamente a -0,2% e +1,2%, cauto Hong Kong (+0,2%). Giù il Giappone con Nikkei a -0,5% e Topix a -0,2%. Le azioni taiwanesi sono state le peggiori (-3,3%) con la ripresa delle negoziazioni dopo le interruzioni causate dal tifone Gaemi.
Oltreoceano, il Nasdaq ha terminato a -0,9%, lo S&P500 a -0,5%, mentre il Dow Jones ha resistito a +0,2%.
L’inflazione a Tokyo ha accelerato per il terzo mese a luglio, rafforzando le scommesse su un possibile aumento dei tassi di interesse quando il consiglio direttivo della Banca centrale giapponese si riunirà la prossima settimana.
I trader stanno soppesando i segnali di un’economia statunitense resiliente contro le richieste di rafforzamento dei tagli dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve. Il mercato sta attualmente scontando il primo taglio dei tassi a settembre.
La crescita economica a stelle e strisce, infatti, ha accelerato più del previsto nel secondo trimestre, dimostrando che la domanda sta reggendo sotto il peso di costi di prestito più elevati.
Gli Usa chiuderanno la settimana sulla scia dei dati mensili del deflatore PCE, l’ultimo grande appuntamento prima della riunione della Fed della prossima settimana. Si prevede che il dato rallenti fino a raggiungere l’obiettivo del 2% della banca centrale su base trimestrale annualizzata.
Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,085 mentre il cambio tra biglietto verde mentre lo yen cala a 153,7. Tra le materie prime, petrolio poco mosso con il Brent (+0,1%) a 82,5 dollari al barile e il Wti (+0,1%) a 78,4 dollari.