Gli eurolistini chiudono in rialzo, simile all’andamento di Wall Street dopo le prime ore di contrattazione.
A Milano, il Ftse Mib archivia gli scambi con un +0,1% a 33.812 punti, positivo come il Cac 40 di Parigi (+1,2%), il FTSE 100 di Londra (+1,2%), il Dax di Francoforte (+0,6%), l’Ibex 35 di Madrid (+0,2%).
Oltreoceano il Dow Jones guadagna l’1,7%, lo S&P500 l’1,2%, il Nasdaq l’1,0%.
Nel dettaglio, a giugno il deflatore PCE, una delle misure inflattive maggiormente monitorate dalla Fed, ha registrato un incremento del 2,5% su base annua, in linea con le attese e in lieve rallentamento rispetto al +2,6% di maggio. Su base mensile, l’indicatore ha evidenziato un +0,1% come da previsioni, dopo la variazione nulla del mese precedente.
Prescindendo da elementi volatili, il PCE Core ha registrato una crescita annua del 2,6%, sopra il +2,5% atteso e stabile rispetto a maggio. Su base mensile, l’indicatore è salito dello 0,2%, in linea con le previsioni, dopo il +0,1% del mese precedente.
Sempre a giugno, il reddito personale negli Stati Uniti ha registrato un incremento mensile dello 0,2%, rispetto al +0,4% delle attese e del mese precedente. Le spese per consumi personali sono salite dello 0,3% m/m, in linea con le previsioni, dopo il +0,4% di maggio.
Dati che, nel complesso, alimentano le speranze di un raffreddamento dell’inflazione senza che venga colpita l’economia, in attesa della riunione della Federal Reserve di settimana prossima quando la banca centrale potrebbe fornire indicazioni su primo taglio dei tassi per settembre.
Sempre dall’agenda macro, in Italia, a luglio, l’indice relativo al clima di fiducia dei consumatori è salito a 98,9 punti da 98,3 punti del mese precedente, oltre il consensus pari a 98,7 punti. Relativamente alle imprese, il clima di fiducia del settore manifatturiero ha segnato un valore di 87,6 punti, in aumento rispetto a giugno (86,9 punti) e al di sopra delle stime (87,3 punti). Il “sentiment” economico delle imprese è sceso a 94,2 punti dai 94,5 punti della rilevazione precedente.
Nello stesso mese, l’indice che misura la fiducia dei consumatori francesi si è attestato a 91 punti, al di sopra delle attese (90 punti) e del dato di giugno (90 punti), rivisto da 89 punti.
Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,086, il cambio dollaro/yen scende a 153,8. Tra le materie prime, in ribasso le quotazioni del petrolio con il Brent (-2,0%) a 80,7 dollari e il Wti (-2,0%) a 76,7.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund scende a 138 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,75%.
Tornando a Piazza Affari, guida Eni (+3,3%) seguita da Cucinelli (+3,1%), Leonardo (+3,1%), Interpump (+2,5%). Chiudono in coda Saipem (-4,2%), Stmicroelectronics (-3,9%), Stellantis (-3,1%), Banco Bpm (-1,3%).