Le borse europee proseguono in rialzo nel pomeriggio con Wall Street che scambia tonica.
A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,1 a 33.787 punti, in linea all’Ibex35 di Madrid (+0,1%) e preceduto da Ftse 100 (+1,2%), Cac 40 di Parigi (+1,1%) e Dax di Francoforte (+0,4%). Oltreoceano, il Dow Jones sale dell’1,4%, lo S&P500 dello 0,9% e il Nasdaq dello 0,7%.
Gli investitori valutano gli ultimi dati macroeconomici alla ricerca di nuovi segnali utili a definire l’outlook di politica monetaria.
Nel dettaglio, a giugno il deflatore PCE, una delle misure inflattive maggiormente monitorate dalla Fed, ha registrato un incremento del 2,5% su base annua, in linea con le attese e in lieve rallentamento rispetto al +2,6% di maggio. Su base mensile, l’indicatore ha evidenziato un +0,1% come da previsioni, dopo la variazione nulla del mese precedente.
Prescindendo da elementi volatili, il PCE Core ha registrato una crescita annua del 2,6%, sopra il +2,5% atteso e stabile rispetto a maggio. Su base mensile, l’indicatore è salito dello 0,2%, in linea con le previsioni, dopo il +0,1% del mese precedente.
Sempre a giugno, il reddito personale negli Stati Uniti ha registrato un incremento mensile dello 0,2%, rispetto al +0,4% delle attese e del mese precedente (rivisto da +0,5%). Le spese per consumi personali sono salite dello 0,3% m/m, in linea con le previsioni, dopo il +0,4% di maggio (rivisto da +0,2%).
Dati che, nel complesso, alimentano le speranze di un raffredamento dell’inflazione senza che venga colpita l’economia, in attesa della riunione della Federal Reserve di settimana prossima quando la banca centrale potrebbe fornire indicazioni su primo taglio dei tassi per settembre.
Sempre dall’agenda macro, in Italia, a luglio, l’indice relativo al clima di fiducia dei consumatori è salito a 98,9 punti da 98,3 punti del mese precedente, oltre il consensus pari a 98,7 punti. Relativamente alle imprese, il clima di fiducia del settore manifatturiero ha segnato un valore di 87,6 punti, in aumento rispetto a giugno (86,9 punti, rivisto da 86,8) e al di sopra delle stime (87,3 punti). Il “sentiment” economico delle imprese è sceso a 94,2 punti dai 94,5 punti della rilevazione precedente.
Nello stesso mese, l’indice che misura la fiducia dei consumatori francesi si è attestato a 91 punti, al di sopra delle attese (90 punti) e del dato di giugno (90 punti), rivisto da 89 punti.
Sul forex, l’euro/dollaro si mantiene a 1,086 e il cambio tra biglietto verde e lo yen in area 154,0. Tra le materie prime, peggiora il petrolio con il Brent (-1,3%) a 81,3 dollari al barile e il Wti (-1,3%) a 77,2 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund è stabile a 136 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,76%.
Tornando a Piazza Affari, prosegue la corsa in vetta di Eni (+4,1%) ancora in scia ai conti, seguita da Leonardo (+3,3%) dopo la firma del contratto fino a 2,6 mld con Intermarine per navi cacciamine, e Cucinelli (+2,7%). Resta in coda STM (-3,2%) dopo il downgrade da parte di Morgan Stanley a ‘equal-weight’ da ‘overweight’, con i cali anche di Stellantis (-2,8%) e MPS (-1,6%).