Avvio in rialzo a Wall Street, con l’attenzione rivolta in particolare agli ultimi dati sull’inflazione americana.
Dopo pochi minuti di scambi, il Dow Jones guadagna l’1,0%, lo S&P 500 lo 0,9%, il Nasdaq lo 0,8%.
Focus tutto sull’agenda macroeconomica: a giugno il deflatore PCE, una delle misure inflattive maggiormente monitorate dalla Fed, ha registrato un incremento del 2,5% su base annua, in linea con le attese e in lieve rallentamento rispetto al +2,6% di maggio. Su base mensile, l’indicatore ha evidenziato un +0,1% come da previsioni, dopo la variazione nulla del mese precedente.
Prescindendo da elementi volatili, il PCE Core ha registrato una crescita annua del 2,6%, sopra il +2,5% atteso e stabile rispetto a maggio. Su base mensile, l’indicatore è salito dello 0,2%, in linea con le previsioni, dopo il +0,1% del mese precedente.
Sempre a giugno, il reddito personale negli Stati Uniti ha registrato un incremento mensile dello 0,2%, rispetto al +0,4% delle attese e del mese precedente (rivisto da +0,5%). Le spese per consumi personali sono salite dello 0,3% m/m, in linea con le previsioni, dopo il +0,4% di maggio (rivisto da +0,2%).
Atteso oggi anche il dato finale di luglio sul Sentiment dell’Università del Michigan.
Sul Forex, l’euro/dollaro sale a 1,086, mentre il cambio dollaro/yen scende a 153,9. Tra le materie prime, in calo le quotazioni del greggio, con il Brent (-1,0%) a 81,5 dollari e il Wti (-1,0%) a 77,4 dollari.
Nel comparto obbligazionario, infine, i rendimenti sui Treasury a 2 e 10 anni scendono rispettivamente al 4,38% e al 4,21%.