I ricavi del primo semestre 2024, pari a 1.754,4 milioni, registrano un aumento del 18,1% rispetto al corrispondente periodo del 2023. Tale risultato è prevalentemente dovuto alla crescita dei ricavi delle Attività Regolate, grazie all’aggiornamento del WACC riconosciuto per il 2024 e all’ampliamento della RAB. Significativo anche il contributo delle Attività Non Regolate che riflettono principalmente l’incremento dei ricavi del Gruppo Tamini, in ambito Equipment, e del Gruppo LT, in ambito Energy Services.
Nel solo 2Q24 i ricavi sono cresciuti del 16,0% a 896,3 milioni.
L’EBITDA sale del 23,4% a 1.257,2 milioni, principalmente per il miglior risultato delle Attività Regolate. Il dato dell’EBITDA relativo al 2Q24 mostra un incremento del 21,2% a 629,3 milioni.
L’EBIT, a valle di ammortamenti e svalutazioni pari a 421,1 milioni, si attesta a 836,1 milioni, in aumento del 30,8% rispetto ai primi sei mesi del 2023.
L’utile netto di Gruppo si attesta a 544,8 milioni, in progresso del 32,4% rispetto ai 411,4 milioni del primo semestre 2023. Nel solo 2Q24 l’utile netto di Gruppo ha registrato un incremento del 31,0% a 276,6 milioni.
L’indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2024 si attesta a 10.328,8 milioni, in riduzione di 165,5 milioni rispetto ai 10.494,3 milioni di fine 2023, a supporto dell’importante crescita degli investimenti per lo sviluppo di un sistema elettrico sempre più efficiente.
L’incremento del patrimonio netto di Gruppo e la contestuale riduzione dell’indebitamento finanziario netto sono principalmente dovuti all’emissione obbligazionaria ibrida lanciata il 4 aprile 2024 per un importo di 850 milioni e contabilizzata come strumento di equity.
Gli investimenti complessivi ammontano a 1.042,4 milioni, in crescita del 25,5% rispetto agli 830,5 milioni del corrispondente semestre del 2023. Tra i principali progetti si segnalano gli avanzamenti del Tyrrhenian Link, il collegamento elettrico sottomarino fra Campania, Sicilia e Sardegna, quelli per l’Adriatic Link, l’elettrodotto sottomarino fra Abruzzo e Marche – che ha ricevuto lo scorso gennaio il decreto autorizzativo del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) – nonché gli avanzamenti del Sa.Co.I. 3, il progetto che prevede l’ammodernamento e il conseguente ripotenziamento dell’attuale interconnessione elettrica sottomarina tra Sardegna, Corsica e Toscana.
A questi si sono aggiunti gli interventi per incrementare la sicurezza e l’efficienza della rete elettrica in alta e altissima tensione nelle aree interessate dai Giochi Olimpici e Paralimpici “Milano-Cortina 2026”, gli interventi per accrescere la capacità di scambio fra le diverse zone del mercato elettrico in Sicilia (collegamento ‘Paternò-Pantano-Priolo’), fra la Calabria e la Sicilia (collegamento ‘Bolano-Annunziata’) e le attività realizzative dei collegamenti ‘Colunga-Calenzano’, fra Emilia-Romagna e Toscana, e ‘Cassano-Chiari’, in Lombardia.
In aggiunta a tali interventi, prosegue il piano di installazione di apparecchiature quali reattori, compensatori sincroni e resistori stabilizzanti, a beneficio della sicurezza della rete, per complessivi 100,5 milioni investiti nel primo semestre del 2024.
Infine, per il 2024 il management conferma le previsioni comunicate in occasione dei risultati 2023, ovvero che Terna possa conseguire ricavi per 3,55 miliardi, un EBITDA di 2,42 miliardi e un EPS pari a 0,49 euro. Con specifico riferimento al Piano Investimenti, il Gruppo ha un target 2024 pari a circa 2,6 miliardi.