Banche (+1,3%) – Ben impostato il comparto, sia in Italia che in Europa

 

La scorsa settimana il Ftse Italia Banche ha riportato un +1,3% rispetto al +1,2% del corrispondente europeo e al -1,2% del Ftse Mib.

Gli eurolistini hanno chiuso in rialzo la seduta di venerdì, simile all’andamento di Wall Street dopo le prime ore di contrattazione. Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si è attestato a 138 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,75%.

Tra le Large Cap, Mediobanca ha terminato le contrattazioni a +3,6%, Banca Popolare dell’Emilia Romagna a +2,9%, Intesa Sanpaolo a +1,6%, UniCredit a +0,9%, Banco Bpm a +0,7% e Banca Monte dei Paschi di Siena a +0,7%.

Intesa Sanpaolo, attraverso la Divisione IMI Corporate & Investment Banking, è intervenuta in qualità di co-advisor del Gruppo Enel per l’accordo di partnership sottoscritto con Masdar per la gestione di impianti fotovoltaici in Spagna.

Nel secondo trimestre 2024 Unicredit ha registrato ricavi totali per 6,3 miliardi, in aumento del 6,1% anno su anno, trainati dalle commissioni (+10,0% a/a), dal margine di interesse (+1,9% a/a) e dai proventi da attività di negoziazione (+1,7% a/a).

UniCredit ha stipulato un accordo vincolante per l’acquisizione dell’intero capitale sociale  delle società Vodeno e Aion Bank.

Tra le Mid Cap, Credito Emiliano ha chiuso a +1,4% e Banca Popolare di Sondrio a +0,2%.

Infine, tra le Small, Banco di Desio e Brianza ha registrato un +1,1% e Banca Profilo un -0,5%.