La scorsa settimana il Ftse Italia Ingegneria e Impiantistica ha riportato un -1,8% rispetto al -0,4% del corrispondente europeo e al -1,2% del Ftse Mib.
Gli eurolistini hanno chiuso in rialzo la seduta di venerdì, simile all’andamento di Wall Street dopo le prime ore di contrattazione. Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si è attestato a 138 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,75%.
Tra le Large Cap Prysmian ha terminato le contrattazioni a +1,4% e Leonardo a -3,7%.
Intermarine e Leonardo hanno sottoscritto un contratto per la fornitura di unità navali per la ricerca e la bonifica delle mine e relativo supporto logistico integrato, del valore di 1,6 miliardi per la realizzazione di 5 Unità e di circa 1 miliardo in opzioni per il completamento del programma.
Leonardo ha firmato, presso la sede di Unindustria a Roma, in maniera unitaria con le Organizzazioni Sindacali, l’accordo per la gestione del rallentamento produttivo del programma Boeing 787 e per il rilancio dello stabilimento di Grottaglie. Leonardo e i sindacati hanno raggiunto un accordo sul futuro dello stabilimento di Grottaglie, che prevede il rallentamento produttivo del programma Boeing 787, ma evita l’annunciata chiusura di quattro mesi del sito.
Tra le Mid Cap, Webuild ha segnato un +2,8%, Salcef una variazione nulla, Fincantieri un -0,9% e Danieli & C un -5,1%.
Webuild ha chiuso il primo semestre 2024 con ricavi adjusted pari a 5.462 milioni (4.564 milioni nel primo semestre del 2023), che segnano una crescita rispetto al periodo comparativo di 898 milioni, pari al 20%. Tale trend è sostenuto dallo sviluppo delle attività industriali in Italia (Alta Velocità/Alta Capacità ferroviaria MilanoGenova, Verona-Padova, Napoli-Bari e Palermo-Catania-Messina) e in Australia (Snowy Hydro 2.0, SSTOM Sydney Metro, Perdaman Project e North East Link).
Infine, tra le Small, Trevi ha registrato un +0,3%.