Gli eurolistini chiudono perlopiù in calo, mentre Wall Street procede mista.
A Milano, il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni in area 33.641 punti (-0,5%), in ribasso come il CAC 40 di Parigi (-1,0%), il Dax di Francoforte (-0,5%), l’Ibex 35 di Madrid (-0,4%). Chiude appena sopra la parità il Ftse 100 di Londra (+0,1%).
Oltreoceano, il Nasdaq guadagna lo 0,3%, lo S&P 500 lo 0,2% mentre il Dow Jones procede invariato.
Cresce l’attesa per quanto emergerà dalla riunione del Federal Open Market Committee, in programma domani e mercoledì: la Fed dovrebbe mantenere ancora una volta i tassi d’interesse invariati, nel range 5,25-5,50%, ma è attesa segnalare un taglio per settembre.
Nuove indicazioni sull’evoluzione prevedibile dei tassi potrebbero giungere dagli ultimi dati sul mercato del lavoro americano: con lo sguardo già rivolto al Job Report di luglio, in calendario venerdì, focus mercoledì sulla stima ADP sull’occupazione e giovedì sui dati settimanali sulle richieste di disoccupazione.
Dal lato corporate, prosegue la stagione delle trimestrali, con i riflettori puntati soprattutto sui conti delle big tech, anche alla luce dei ribassi in Borsa della scorsa settimana, innescati dai risultati sotto le attese di Tesla e Alphabet: focus domani su Microsoft, mercoledì su Meta, giovedì su Apple e Amazon.
Sul fronte macro, a luglio l’indice manifatturiero elaborato dalla Federal Reserve di Dallas si è attestato a -17,5 punti, dopo i -15,1 punti di giugno e al di sotto delle attese degli analisti che stimavano un valore di -14,2 punti.
Sul Forex, l’euro/dollaro scende a 1,082, il dollaro/yen sale a 153,9. Tra le materie prime, in calo le quotazioni del greggio, con il Brent (-1,7%) a 79,0 dollari e il Wti (-1,9%) a 75,7 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund scende a 137 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,70%.
Tornando a Piazza Affari, guida Leonardo (+1,4%), seguita da Stmicroelectronics (+1,1%), Eni (+1,0%), Recordati (+0,9%), mentre chiudono in coda Stellantis (-3,3%), Campari (-2,9%), Nexi (-2,1%), Banca Popolare di Sondrio (-2,0%).