Le borse europee proseguono perlopiù positive a metà seduta in linea ai futures di Wall Street.
A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,4% a 33.943 punti, bene come il Ftse 100 di Londra (+1%), l’Ibex35 di Madrid (+0,6%) e il Dax di Francoforte (+0,4%), più cauto il Cac 40 di Parigi (flat).
Nel complesso, il sentiment beneficia di un crescente ottimismo in vista delle decisioni di alcune principali banche centrali e dei risultati di alcune big tech previsti per questa settimana.
Occhi, mercoledì, sulla Banca del Giappone che dovrebbe pubblicare i dettagli dei piani di riduzione degli acquisti obbligazionari mensili, con la maggior parte degli economisti che vede anche la possibilità di un aumento dei tassi.
Nella stessa giornata, la Fed probabilmente ufficializzerà l’allentamento previsto per settembre, una mossa che dovrebbe dare il via a riduzioni ogni trimestre fino al 2025. I mercati stanno pienamente scontando un intervento per settembre, con la possibilità di altri due entro la fine dell’anno.
Giovedì sarà il turno della Banca d’Inghilterra che potrebbe ridurre i tassi per la prima volta dalla pandemia.
Focus anche sul proseguimento della stagione delle trimestrali americane con i conti di colossi come Microsoft (domani), Meta (mercoledì), Apple e Amazon (entrambe giovedì).
Sul fronte macro, attesa nel pomeriggio dagli Usa l’Attività manifatturiera della Fed di Dallas di luglio.
Sul forex, l’euro/dollaro scende a 1,083 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen oscilla a 153,7. Tra le materie prime, il petrolio vira in negativo con il Brent (-0,3%) a 80,1 dollari al barile e il Wti (-0,3%) a 76,9 dollari in vista di un incontro chiave dell’OPEC+ questa settimana, con gli analisti divisi sul fatto che il gruppo procederà con i piani per aumentare le forniture nel prossimo trimestre.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund è stabile a 135 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,70%.
Tornando a Piazza Affari, sale in vetta STM (+1,5%), seguita da Leonardo (+1,4%), Erg e Prysmian (entrambe +1,1%) mentre scivola in coda Campari (-2,6%) alla vigilia dei conti, con i cali anche di Stellantis (-1,7%), Interpump e Moncler (entrambe a -1,3%).