Mercati – Previsto avvio in denaro per il Vecchio continente

Previsto avvio positivo per le principali borse europee con l’attenzione che resta sulla politica monetaria, le trimestrali e l’agenda macroeconomica.

Chiusura ben intonata venerdì a Wall Street con il Dow Jones che ha terminato a +1,6%, lo S&P500 a +1,1% e il Nasdaq a +1%.

Sui mercati asiatici, Tokyo ha terminato a +2,3%, Shanghai viaggia a +0,1% e Hong Kong avanza dell’1,8%.

Le decisioni di politica monetaria in Giappone, Stati Uniti e Regno Unito saranno al centro della scena questa settimana.

Secondo gli economisti intervistati da Bloomberg News, la Fed probabilmente segnalerà i suoi piani di taglio a settembre alla conclusione della riunione di mercoledì, una mossa che, secondo loro, darà il via a tagli ogni trimestre fino al 2025. I mercati monetari stanno pienamente scontando una mossa a settembre, con la possibilità di altre due entro la fine dell’anno.

A poche ore dalla decisione della Fed, la Banca del Giappone dovrebbe pubblicare i dettagli dei piani per tagliare gli acquisti mensili di obbligazioni alla conclusione della riunione politica di due giorni di mercoledì, mentre la maggior parte degli economisti vede anche il rischio di un aumento dei tassi. I trader hanno stimato una probabilità di oltre due terzi di un aumento di 10 punti base.

Per quanto riguarda la Banca d’Inghilterra, la maggior parte degli economisti si aspetta che riduca i tassi per la prima volta dall’inizio della pandemia il 1° agosto.

Focus anche sulla stagione delle trimestrali, tra cui i conti di Apple, Amazon e Microsoft dopo una disfatta azionaria innescata da un inizio deludente della stagione dei rendiconti delle megacap.

Sul fronte delle materie prime, il petrolio si è stabilizzato vicino al minimo di sei settimane prima di un incontro chiave dell’OPEC+ questa settimana, con gli analisti divisi sul fatto che il gruppo procederà con i piani per aumentare le forniture nel prossimo trimestre.

Sul fronte macro, attesa nel pomeriggio dagli Usa l’Attività manifatturiera della Fed di Dallas di luglio.