Wall Street rialza la testa attenuando il risultato negativo della scorsa ottava. I listini partono positivi ed accelerano l’intensità del recupero con l’incedere delle ore arrivando a guadagnare in qualche caso anche il due per cento per poi lasciare sul terreno parte dei guadagni nell’ultima parte della seduta.
Il bilancio definitivo rimane comunque soddisfacente ed interrompe tre sedute consecutive di ribasso. Nel dettaglio, il Dow Jones ed il Russell 2000 avanzano entrambi di quasi l’1,7% con il listino dei trenta titoli principali che viene trascinato dalla performance di 3M che sale del 23%, in scia ai risultati della trimestrale superiori alle attese del mercato.
Lo S&P500 guadagna l’1,1%, mentre il Nasdaq si apprezza di un punto percentuale. Sul listino tecnologico rimbalzano Meta (+2,7%), Microsoft e Amazon di un punto e mezzo percentuale.
Indice VIX in sensibile calo (-11%) a quota 16,4 punti.
Mercato obbligazionario con rendimenti che tentano di uscire dalla banda di oscillazione che li ingabbia da inizio mese. Il Tbond cede cinque punti base e scivola al 4,2%, il margine basso di questa forchetta.
Materie prime con andamenti ancora molto divergenti. Perde terreno il petrolio che incassa una perdita di quasi due punti e mezzo percentuali fino a 76,5 dollari al barile.
Giornata invece di mini rimbalzo per i due principali metalli preziosi – oro ed argento – con il primo che risale di quasi l’uno e mezzo per cento ed il secondo invece di solo lo 0,4%.
Sul mercato valutario il biglietto verde resta invariato sia nei confronti della moneta unica a 1,085 che rispetto allo yen fino a 153,5.