Nel primo semestre 2024 Campari ha registrato vendite nette pari a 1,52 miliardi, in crescita del 4,5% rispetto ai primi sei mesi del 2023.
La crescita organica è del 3,8%: l’effetto perimetro è una variazione positiva dell’1,2% (17,6 mln), guidato dall’acquisita Courvoisier (8,3 mln), e dai marchi di terza distribuzione, mentre l’effetto cambio è stato negativo per lo 0,5% (7,9 mln).
Il margine lordo è stato di 897,5 milioni (58,9% delle vendite nette), in aumento del 2,9% anno su anno (+4,5% organico).
L’Ebitda è pari a 394,4 milioni, in calo dello 0,2% rispetto al 1H23, mentre l’EBIT è sceso del 2,4% a 335,6 milioni.
Al netto delle rettifiche di natura straordinaria legate principalmente ai costi legati all’operazione Courvoisier, l’Ebitda rettificato si attesta a 418,8 milioni, in aumento dell’1,9% (+3,5% organico) rispetto al primo semestre 2023, con un margine sul fatturato del 27,5% (28,2% nel 1H23).
L’EBIT rettificato è pari a 360,0 milioni, in crescita dello 0,1% (+2,1% organico) anno su anno, con un margine in peggioramento dal 24,7% al 23,6%.
Il risultato netto consolidato di periodo è positivo per 219,7 milioni, in aumento dell’1,3% rispetto alla prima metà del 2023. L’utile rettificato è un utile di 239,0 milioni, in aumento del 2,2% anno su anno.
Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2024 è pari a 2.553,2 milioni, in aumento di 699,7 milioni rispetto al 31 dicembre 2023, dinamica che risente, tra gli altri, dell’impatto dell’acquisizione di Courvoisier.