Seduta perlopiù in calo per le principali borse asiatiche dopo la chiusura incerta di ieri a Wall Street.
Shanghai e Shenzhen cedono rispettivamente lo 0,7% e lo 0,5%, fa peggio Hong Kong che lascia sul terreno l’1,4%. Più cauto il Giappone con Nikkei a +0,2% e Topix a -0,1%.
Oltreoceano, Nasdaq e S&P500 hanno guadagnato lo 0,1% mentre il Dow Jones ha ceduto lo 0,1%.
Lo sguardo degli investitori resta focalizzato sugli importanti appuntamenti dei prossimi giorni tra i quali le decisioni di politica monetaria in Giappone e Stati Uniti, domani, e Regno Unito giovedì. Occhi anche sui dati economici chiave e le trimestrali delle big statunitensi.
La Banca del Giappone dovrebbe pubblicare i dettagli dei piani di riduzione degli acquisti obbligazionari mensili e la maggior parte degli economisti vede anche la possibilità di un aumento dei tassi. La banca centrale sta cercando prove che gli aumenti sostenuti dei salari stimoleranno una ripresa dei consumi e accenderanno la crescita dei prezzi guidata dalla domanda, consentendo alle autorità di normalizzare ulteriormente la politica monetaria.
La Fed probabilmente ufficializzerà l’allentamento previsto per settembre, una mossa che dovrebbe dare il via a riduzioni ogni trimestre fino al 2025. I mercati stanno pienamente scontando un intervento per settembre, con la possibilità di altri due entro la fine dell’anno.
Per quanto riguarda la Banca d’Inghilterra, la maggior parte degli economisti si aspetta una riduzione dei tassi per la prima volta dalla pandemia.
Tornando in Asia, gli investitori stanno anche valutando l’esito di una riunione del Politburo cinese per qualsiasi indicazione su potenziali misure di stimolo all’economia del Paese. Tuttavia, il sentiment rimane ribassista dopo che gli sforzi per aiutare la crescita quest’anno non sono riusciti a invertire la flessione immobiliare e a rilanciare la domanda dei consumatori.
Occhi, in questi giorni, anche sul proseguimento della stagione delle trimestrali americane con i conti di colossi come Microsoft, Apple, Amazon e Meta Platforms.
Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,082 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen vola a 155. Tra le materie prime, petrolio in calo con il Brent (-0,5%) a 78,7 dollari al barile e il Wti (+0,5%) a 75,4 dollari.