Recordati – Utile netto adj. a 301 mln (+4,7%) nel 1H, target 2024 rivisti al rialzo

I ricavi netti consolidati del primo semestre 2024 sono pari a 1.185,7 milioni, in crescita del 13,5% rispetto allo stesso periodo del 2023 o del 10,2% a perimetro omogeneo e a cambi costanti, “trainati dall’ottimo andamento del business in entrambi i segmenti, Specialty & Primary Care e Rare Diseases. L’impatto negativo dei cambi nel primo semestre del 2024 è stato pari a 22,2 milioni (-2,1%), in riduzione nel secondo trimestre principalmente grazie alla stabilizzazione della lira turca (che nel secondo trimestre del 2023 aveva subito una brusca svalutazione)”, spiega la società.

L’utile operativo rettificato è stato pari a 370,4 milioni nel primo semestre del 2024, in
aumento del 9,5% e con un’incidenza sui ricavi netti del 31,2% contro il 32,4% nello stesso periodo dell’anno precedente. L’utile operativo è stato pari a 338,5 milioni, in aumento dell’8,0%, “assorbendo l’impatto a livello di margine lordo di costi non monetari pari a 27,0 milioni (rispetto ai 20,9 milioni nel primo semestre del 2023), derivanti dalla rivalutazione al fair value del magazzino prodotti oncologici rari acquisito. I costi non ricorrenti sono stati pari a 2,4 milioni, in calo rispetto ai 3,9 milioni del primo trimestre del 2023”.

L’EBITDA è stato pari a 452,9 milioni nel primo semestre del 2024, in crescita dell’11,5% rispetto allo stesso periodo del 2023 e con un’incidenza sui ricavi netti del 38,2% (contro il 38,9% nello stesso periodo dell’anno precedente), “con la forte crescita dei ricavi e la leva operativa in parte compensate da una riduzione del margine lordo rettificato dovuta al consolidamento di Avodart e Combodart/Duodart e a un impatto negativo del mix prodotto / paese”.

Gli oneri finanziari sono stati pari a 46,8 milioni, in aumento di 22,2 milioni rispetto all’anno precedente, inclusi 7,5 milioni di perdite su cambi, per la maggior parte non realizzate, rispetto a 4,7 milioni di utili nel primo semestre del 2023.

L’utile netto rettificato, pari a 301,0 milioni con un’incidenza sui ricavi del 25,4%, è cresciuto del 4,7% rispetto allo stesso periodo del 2023, “con un aumento dell’utile operativo rettificato parzialmente compensato dall’incremento degli oneri finanziari e dell’aliquota fiscale, a seguito dell’aumento delle aliquote fiscali in alcuni paesi. L’utile netto è stato pari a 225,4 milioni, con un’incidenza sui ricavi del 19.0%, in calo dell’1.0% rispetto al primo semestre del 2023 con un aumento dell’utile operativo compensato dall’incremento dell’aliquota fiscale e degli oneri finanziari”.

Il debito netto al 30 giugno 2024 ammonta a 1.469,4 milioni, corrispondenti a una leva di
appena sotto 1,8 volte l’EBITDA pro-forma, a fronte di un debito netto per 1.579,4 milioni al 31 dicembre 2023.

“Alla luce dei solidi risultati conseguiti e del forte andamento del business”, gli obiettivi precedentemente annunciati per l’esercizio 2024 sono stati rivisti al rialzo come segue:

  • Ricavi netti tra 2.300 e 2.340 milioni (in precedenza: tra 2.260 e 2.320 milioni);
  • EBITDA tra 845 e 865 milioni (in precedenza: tra 830 e 860 milioni); margine
    del +/ 37%

  • Utile netto rettificato(2) compreso tra 560 e580 milioni (in precedenza: tra 550 e 570
    milioni); margine del +/ 24,5%
    .

Il gruppo continua a prevedere di realizzare, conl’attuale portafoglio prodotti, gli obiettivi precedentemente annunciati per l’esercizio 2025, con ricavi superiori a 2,4 miliardi, mantenendo un margine EBITDA del +/ 37%”.