Utility (-0,4%) – Iren chiude a -0,9% dopo i conti e il rating di Fitch

 

Ieri il Ftse Italia Servizi Pubblici ha riportato un -0,4% rispetto al +0,1% del corrispondente europeo e al -0,5% del Ftse Mib.

Gli eurolistini hanno chiuso perlopiù in calo, mentre Wall Street procedeva mista. Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund è sceso a 137 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,70%.

Tra le Large Cap del comparto Snam (+0,8%) e ERG (+0,4%) sono state le migliori mentre, tra le Mid Cap, Ascopiave ha terminato le contrattazioni a +0,8%, Acea a +0,5%, Iren a -0,9%, Industrie De Nora a -1,2% e Alerion Clean Power a -1,4%.

L’Agenzia di rating Fitch Ratings ha confermato il merito di credito a lungo termine di Iren a “BBB” e lo stesso giudizio è attribuito anche al debito senior non garantito. Contestualmente l’Agenzia ha comunicato di aver modificato l’outlook sulla Società a “Stable” da “Positive”.

Iren ha chiuso il primo semestre del 2024 con ricavi consolidati pari a 2,7 miliardi in diminuzione del -16,1% rispetto ai 3,2 miliardi del primo semestre 2023.

Infine, tra le Small, i best performer sono stati Eems (+3,9%) e Plc (+1,9%) mentre Seri Industrial (-2,7%) è risultata la peggiore.

Con riferimento alla procedura per l’adempimento dell’obbligo di acquisto da parte di Eagle sulle azioni ordinarie di Greenthesis, conseguente al superamento da parte di
Eagle della soglia del 90%, Eagle – facendo seguito a quanto comunicato il 15 luglio scorso relativo alla sospensione dei termini istruttori in relazione all’istruttoria per
l’approvazione del documento informativo e la determinazione del corrispettivo della
predetta procedura da parte di CONSOB – ha informato che il 26 luglio quest’ultima ha comunicato il riavvio dei termini istruttori con decorrenza dal 27 luglio.