Segni positivi diffusi per principali borse asiatiche dopo la chiusura contrastata di ieri a Wall Street.
Shanghai e Shenzhen guadagnano rispettivamente l’1,8 e il 2,9%, toniche come Hong Kong (+2%). In Giappone, Nikkei a +0,4% e Topix a +0,6%.
Oltreoceano, il Nasdaq ha terminato a -1,3%, lo S&P500 a -0,5% e il Dow Jones a +0,5%.
La Banca del Giappone ha alzato i tassi a breve allo 0,25% da una fascia compresa tra zero e 0,1%, in linea alle attese degli analisti, e avvertito sui rischi legati all’andamento dei prezzi causati dai maggiori costi dei beni importati. Pertanto ha rivisto al rialzo le previsioni sull’inflazione per il 2025 dall’1,9% al 2,1%. Inoltre, ha dimezzato il corposo piano di acquisto di obbligazioni statali.
Stasera lo sguardo si sposterà sulla Federal Reserve che, secondo le previsioni, non ridurrà il costo del denaro ma darà indicazioni su primo allentamento atteso per settembre.
Domani sarà invece il turno della Banca d’Inghilterra che sarebbe pronta a ridurre i tassi per la prima volta dalla pandemia.
Resta infine l’attenzione sul proseguimento della stagione delle trimestrali con Microsoft scesa del 2,6% nell’after-hours di Wall Street, frenata da una crescita dell’unità chiave di cloud computing di Microsoft Azure inferiore alle attese e nonostante la trimestrale positiva.
Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,082 e il cambio tra biglietto verde e lo yen a 152,9. Tra le materie prime, petrolio in rialzo con il Brent (+1,8%) a 79,5 dollari al barile e il Wti (+1,9%) a 76,1 dollari.