Partenza in rialzo per le principali borse europee con lo sguardo orientato alle banche centrali, l’agenda macroeconomica e le trimestrali.
A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,3% a 34.020 punti, preceduto da Cac 40 di Parigi (+1,2%), Ftse 100 di Londra (+1,2%) e Dax di Francoforte (+0,7%), invece cauto intorno alla parità l’Ibex35 di Madrid (-0,02%).
In tema di banche centrali, la Banca del Giappone ha alzato i tassi a breve allo 0,25% da una fascia compresa tra zero e 0,1%, in linea alle attese degli analisti, e avvertito sui rischi legati all’andamento dei prezzi causati dai maggiori costi dei beni importati. Pertanto ha rivisto al rialzo le previsioni sull’inflazione per il 2025 dall’1,9% al 2,1%. Inoltre, ha dimezzato il corposo piano di acquisto di obbligazioni statali.
Stasera lo sguardo si sposterà sulla Federal Reserve che, secondo le previsioni, non ridurrà il costo del denaro ma darà indicazioni su primo allentamento atteso per settembre.
Domani sarà invece il turno della Banca d’Inghilterra che sarebbe pronta a ridurre i tassi per la prima volta dalla pandemia.
Resta l’attenzione sul proseguimento della stagione delle trimestrali con Microsoft scesa del 2,6% nell’after-hours di Wall Street, frenata da una crescita dell’unità chiave di cloud computing di Microsoft Azure inferiore alle attese e nonostante la trimestrale positiva.
Sul fronte macro, in Francia i dati preliminari di luglio sull’inflazione mostrano un incremento dello 0,2% su base mensile, accelerando meno delle attese (+0,3%) dal +0,1% di giugno. Dinamica analoga su base annua con il dato che riporta un +2,3% rispetto al +2,4% consensus e del +2,2% del mese precedente.
A giugno le vendite al dettaglio in Giappone hanno evidenziato un incremento del 3,7% su base annuale, in accelerazione rispetto al dato di maggio (+2,8%, rivisto da +3,0%) e al di sopra del consensus (+3,2%). Su base mensile, il retail ha messo a segno un incremento dello 0,6%, rispetto al +1,6% del mese precedente e al +0,2% delle attese.
Sempre in Giappone, la lettura preliminare di giugno sulla produzione industriale ha segnato un calo del 3,6% su base mensile, rispetto al -4,5% delle attese e dopo il +3,6% di maggio. Su base annua, il dato evidenzia un calo dello 7,3%, rispetto al -6,4% del consensus e dopo il +1,1% del mese precedente.
Occhi in giornata anche alla disoccupazione tedesca di luglio, all’inflazione di luglio (preliminare) di Italia ed Eurozona, e nel pomeriggio dagli Usa ai dati sull’ADP Employment Change e sul PMI manifatturiero Chicago di luglio e alle richieste settimanali mutui MBA.
Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,082 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen scende a 152,2. Tra le materie prime, petrolio in rialzo con il Brent (+2%) a 79,6 dollari al barile e il Wti (+2,2%) a 76,3 dollari, dopo che Hamas ha dichiarato che Israele ha ucciso il suo leader politico, alimentando le tensioni in una regione che produce circa un terzo del greggio mondiale.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte da 138 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,68%.
Tornando a Piazza Affari, corrono in avvio Iveco (+4%) e Recordati (+3,1%), seguite da Campari (+2,5%) e Amplifon (+2,3%), mentre si posizionano in coda INWIT (-0,9%) in scia alla trimestrale, Banca Mediolanum (-0,7%), Popolare Sondrio (-0,6%) e Leonardo (-0,4%) in scia ai conti.