Listino tecnologico condizionato dalla performance del suo recente leader. La società di semi conduttori sta perdendo il 27% rispetto al suo massimo del 20 giugno e in cinque settimane ha lasciato sul terreno oltre un trilione della sua capitalizzazione. In discesa anche Broadcom (-4,5%) e Tesla (-4,1%).
Tra gli altri indici scende anche lo S&P500 (-0,5%), mentre chiudono positivi sia il Dow Jones (+0,5%) che il Russell 2000 (+0,3%).
Indice VIX in rialzo (+7%) a quota 17,7 punti.
Mercato obbligazionario con rendimenti ancora in calo sulla parte lunga della curva dei tassi di interesse. Il Tbond arretra di quattro punti base al 4,14%.
Le materie prime mettono a segno una giornata di rimbalzo in quasi tutti i settori. Recupera lievemente il petrolio ribaltando un’apertura ancora debole. L’oro nero guadagna qualche decimo di punto percentuale sfiorando quota 76 dollari al barile.
Giornata finalmente brillante invece per i due principali metalli preziosi – oro ed argento – i quali avanzano rispettivamente di quasi un punto percentuale e di oltre il due per il metallo meno nobile. Il metallo giallo si riporta di nuovo al di sopra di quota 2.450 dollari l’oncia.
Seduta ancora invece debole e anonima per la gran parte delle materie prime agricole.
Sul mercato valutario il biglietto verde si rafforza nei confronti della moneta unica fino a 1,081, mentre si indebolisce rispetto allo yen fino a 153,5.